Reportage

Viaggio tra i centri comunali d'arte e cultura a Cagliari

Autore: Barbara Piras,
1 luglio 2010, 13:41
Uno sguardo sulla proposta culturale cittadina.
Ghetto degli Ebrei
Ghetto degli Ebrei

Il Consorzio Camù

L'azione del Consorzio è finalizzata al coordinamento delle attività dei Centri d'Arte e Cultura nell'ottica di ottimizzazione dell'offerta. Opera affinchè la gestione sia organizzata secondo comuni standard espositivi, scientifici, didattici, documentativi e promozionali. A tal fine la sua attività è strettamente legata ai servizi di rete: direzione amministrativa e controllo, segreteria organizzativa, progettazione e gestione di mostre ed eventi, marketing e comunicazione, servizi di accoglienza e assistenza al pubblico, servizi didattici. Esiste una politica di programmazione comune a tutti i centri curata direttamente dall'Assessorato alla Cultura, nella persona di Giorgio Pellegrini, a cui il Consorzio offre una preziosa collaborazione oltre a dover assicurare almeno una mostra all'anno. “I principali servizi che la gestione del Consorzio ha sempre cercato di garantire vanno principalmente in due direzioni, quello della comunicazione e della didattica” - ha ricordato Giuseppe Murru-, che coordina l'ufficio stampa di Camù tra i cinque migliori e più attivi servizi stampa a livello nazionale nel campo dei Beni Culturali e promozione di eventi, come rilevato dalla nota rivista di settore ExibART. Oltre ad aver ampliato, nel corso degli anni, il numero degli spazi in gestione con l'ingresso nel 2005 della società ItinerArte, gestore delle due torri pisane e, in tempi recenti, del SEARCH, il Consorzio ha attuato due importanti campagne di fidelizzazione dell'utenza: “Impara l'arte, metti la carta di imbarco da parte” con cui i possessori di un biglietto Meridiana possono accedere gratuitamente alle mostre organizzate da Camù; “Impara l'arte, metti il biglietto da parte” con cui i possessori di un biglietto CTM (Consorzio di trasporto pubblico locale) possono visitare tutte le mostre al costo simbolico di 1 euro.

Da queste esperienze è nata nel 2008, su iniziativa del Comune di Cagliari la Karalis Card, una carta che permette la fruizione di beni caratterizzati da diversa proprietà giuridica e differenti finalità culturali. Rappresenta una nuova forma di integrazione che coinvolge musei, siti archeologici, monumenti, teatri e beni ambientali di diverso tipo. La card permette la visita ai seguenti beni: Collezione Piloni, la Galleria Comunale d’Arte, Museo Arciconfraternita dei genovesi, Museo Cere anatomiche Clemente Susini, il Museo di arte siamese Stefano Cardu, il Museo della Cultura Contadina Villa Muscas, l’Anfiteatro Romano con gli annessi siti (Cavità e Galleria rifugio, l’Orto dei Cappuccini), Museo diocesano, Centro Exmà, Centro Il lazzaretto, Centro Castello di San Michele, Centro Ex vetreria, Passeggiata Coperta e percorsi archeologici relativi alla Galleria dello Sperone, la Torre dell’Elefante, la Torre di San Pancrazio, Grotta della Vipera (statale), Villa di Tigellio, l’Orto botanico (Università), Cripta di Santa Restituta, Arca del tempo di Cuccuru Nuraxi (museo multimediale di supporto alla visita del parco archeologico adiacente) nel comune di Settimo San Pietro e il Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline. La card permette inoltre agevolazioni per gli eventi del Teatro lirico di Cagliari e degli altri teatri comunali della città; sconti presso i bookshoops aderenti all’iniziativa; accesso all’intera rete di trasporto pubblico afferente al CTM per il periodo di validità della card.
Tale iniziativa, promossa dal Comune, è stata affidata in gestione al Consorzio Camù che si occupa di coordinare il progetto assumendone la gestione finanziaria, oltre a curarne la promozione.
Dal punto di vista della didattica il Consorzio è stato sempre molto attento al pubblico dei più giovani ideando diversi percorsi didattici multidisciplinari, con l'intenzione di stimolare i processi cognitivi, formativi ed educativi. In questa direzione la sezione didattica del Consorzio Camù supporta il progetto del Comune “La Città dei bambini”che ha come obiettivo quello di far conoscere ai più piccoli il mondo delle arti in tutte le loro espressioni, ed avvicinarli al settore dei beni culturale che ricopre un ruolo fondamentale nella nostra società.
Il Consorzio, in questi anni di attività, si è distinto inoltre per alcune significative iniziative tra cui spicca “Altrarte”, una rassegna ideata per valorizzare i giovani artisti isolani e non solo, nelle loro diverse espressioni artistiche. Le loro opere sono state ospitate, sempre con un discreto successo di pubblico, nei vari centri culturali aderenti al Consorzio Camù.
Negli ultimi tempi, tra la fine del 2009 e gli inizi del 2010 il Consorzio ha avviato la creazione di un nuovo servizio denominato “Gestione della Collezione”. Nel 2005 i gestori di Camù, in occasione di una mostra da loro organizzata, entrano in contatto con un grosso collezionista del nord Italia che, nel corso degli anni, aveva raccolto una collezione di grafica di opere di artisti che andavano da Durez a Picasso, da Rembrandt a Chagall, comprando anche serie o più serie complete. Ormai anziano il collezionista, che per ora mantiene l'anonimato, decide di trasferirsi a vivere nel nord della Sardegna e propone al Consorzio Camù di prendere in gestione le sue collezioni, conservarle, curarle e farle girare nei circuiti nazionali e internazionali. “Fa parte di questo ricco patrimonio- ci ricorda Giuseppe Murru- la mostra “Il veggente di Vitebsk-Marc Chagall e l'antico testamento” le serie complete della Bibbia e dell'Esodo realizzate dal pittore tra il 1931 e il 1966 ed esposte nelle sale del Centro Culturale d'Arte e Cultura Il Ghetto dal 20 marzo al 27 giugno 2010”.