Da un modello organizzativo tradizionale ad uno digitale
Con l'attuale crisi economica la razionalizzazione della spesa pubblica è una priorità. Lo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Cagliari è quindi studiato non solo come servizio, ma come evoluzione da un modello organizzativo tradizionale ad uno digitale.
L'idea di rendere via via più semplice il rapporto tra imprese e macchina burocratica per favorire l'avvio di un' attività imprenditoriale e la realizzazione di impianti industriali, viene da lontano. Attrarre investimenti, agevolare la dinamicità delle piccole e medie imprese, ridurre i costi dell'azione amministrativa, portare la pubblica amministrazione verso una logica di servizio collettivo sono alcune motivazioni che hanno spinto il Comune a immaginare prima e con Deliberazione della Giunta 28 aprile 1998 n. 745 a istituire lo Sportello Unico per le Attività Produttive.
Motivazioni forti che hanno visto avanzare il progetto dell'Amministrazione comunale anche se con fatica e in mezzo a innumerevoli problemi: di coordinamento tra Enti, di disegno dell'architettura del modello di servizio, di incertezza e poca stabilità della normativa di riferimento. In altre parole l'obiettivo è fornire una risposta in tempi ragionevoli alle domande delle imprese ma anche, e sopratutto, in modo integrato e convergente per ridurre sempre più le attese fino ad eliminarle.
Per il Comune lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) è apparso fin dal principio di primaria importanza proprio perché riferito ad un settore strategico, quello produttivo e commerciale, per lo sviluppo delle economie locali per il rilancio della competitività del proprio territorio e del sistema Paese nel suo complesso.
Il SUAP è quindi concepito dall'Amministrazione come collettore e strumento unificatore che segna il passaggio dall'era di frammentarietà organizzativa (e normativa) ad una unicità di relazione al servizio dell'impresa.