Reportage

Piste ciclabili e bike sharing per una città a misura di bicicletta.
In bici in via Manno

Economica, ecologica, salutare: ecco a voi la bicicletta

La bicicletta è un mezzo che favorisce la mobilità sostenibile, sceglierla per i propri spostamenti quotidiani comporta sicuramente innumerevoli vantaggi, infatti, è rilassante e al contempo salutare, permette di rispettare l'ambiente e cosa che non guasta in tempi di crisi non comporta un aggravio del bilancio familiare. Pedalare, complice il costante “caro benzina” e l'affermarsi di una società dallo spirito ecologista, torna di moda.

La bici è a impatto zero, con i suoi 0,02 gr di CO2 al km è il mezzo più ecologico viceversa l'auto con 135 gr al km quello che inquina di più.
Utilizzando le due ruote si rispetta l'ambiente poichè non si producono gas di scarico e inquinamento acustico, inoltre, si risparmiano energia e ossigeno. Rinunciando alla macchina si fornisce un prezioso contributo per la riduzione dell'inquinamento urbano, il cui contenimento sta diventando una priorità in molte città, costrette a ricorrere sempre più frequentemente alla chiusura del traffico la domenica pur non ottenendo le finalità prefissate.

Innumerevoli e non trascurabili anche i vantaggi per la salute. La sedentarietà è un fattore di rischio ma bastano 30 minuti al giorno di attività fisica per tenersi in forma. Scegliere di pedalare per i propri spostamenti significa dunque ridurre il rischio di infarto, prevenire il diabete e l'osteoporosi, le patologie cardiovascolari e non solo. Esistono anche benefici psicologici, perchè durante l'attività fisica si liberano endorfine, gli ormoni del benessere che aiutano a combattere depressione e stanchezza, donando vitalità.
Inoltre, i vantaggi relativi sono superiori rispetto ai rischi nei quali incorrono i ciclisti,  tra questi l'ingestione di polveri fini e gli incidenti stradali. Dati scientifici dimostrano che il rapporto tra giorni di vita guadagnati per l'esercizio fisico e quelli persi per i rischi elencati è pari a 20 a 1.

In tempi di crisi e di rincari continui del costo dei carburanti va sottolineato un ulteriore aspetto quello economico, andare su due ruote o anche a piedi è sicuramente conveniente. L'auto, per le famiglie italiane e i singoli  rappresenta la seconda voce di spesa dopo l'abitazione. Si stima che in media il costo annuo per mantenerne una a benzina di piccole dimensioni sia di 4.500 euro mentre la spesa annuale per chi opta per la bici è di soli 300 euro.

Un'altra nota positiva è legata al fatto che l'incremento delle utenze deboli contribuisce alla riduzione dell'incidentalità complessiva. Uno studio condotto nel 2003 da Peter Jacobsen, consulente californiano dei servizi pubblici di sanità, ha esaminato i tassi di incidentalità in relazione alla popolazione e al volume di spostamenti in bicicletta e a piedi in numerosi contesti dimostrando che raddoppiando il numero di ciclisti il rischio di incidentalità globale si riduce del 34%, mentre se si dimezza tale numero il rischio aumenta del 52%.
Si tratta di un dato facilmente intuibile, se aumenta il numero e la tipologia di utenti della strada tutti sono tenuti a prestare maggiore attenzione.

Infine, uno studio elaborato nel 1999 dalla Commissione Europea "Città in bicicletta, pedalare verso l'avvenire" illustra come nei brevi spostamenti urbani, per le distanze inferiori ai 5 km, la bici sia il mezzo più efficiente in termini di tempo e denaro rispetto a tutti gli altri sistemi di trasporto, non solo le automobili ma anche i mezzi pubblici.
Sarebbe quindi veramente vantaggioso per i singoli e la collettività favorirne nei centri urbani la  circolazione  ma è tuttavia fondamentale e improrogabile fare in modo che tale circolazione sia più sicura.  Proteggere gli utenti più vulnerabili della strada è fondamentale e ciò spetta alle autorità locali preposte alla mobilità urbana.