Daniele Gastaldi: il talento di far ridere

Ha un talento naturale, quello di far ridere. E’ riuscito anche in imprese inverosimili, come quella volta in cui riuscì a strappare un sorriso all’imperturbabile Zeman, oggi allenatore della Roma. Daniele Gastaldi è un comico doc. Insieme ad alcuni amici della Marina  ha fondato e portato al successo la Compagnia Lapola,, il gruppo che non a caso porta il nome con cui in passato era chiamato il quartiere .
La famiglia Gastaldi ha vissuto per generazioni nel rione, . Poi, diversi anni fa, seguendo la sorte di altri abitanti del quartiere, si è trasferita altrove in città.”Il quartiere si è spopolato, ben vengano gli immigrati –osserva Gastaldi- ma bisogna riportare a Marina i cagliaritani”. All’appello  aggiunge l’apprezzamento degli sforzi fatti dal Comune per migliorare la zona. Di quella Marina genuina e popolare conosciuta da Gastaldi nella sua infanzia rimangono comunque poche tracce:”Ricordo noi bambini giocare a pallone nella Piazza San Sepolcro: epiche sfide  tra vie come via del Collegio contro via Barcellona”. La memoria si sposta inevitabilmente ai profumi, oggi ormai relegati alla zona dei ristoranti”La domenica nel quartiere era sempre una festa.  Ho ben presente il ricordo di mia nonna mentre cucinava il muggine in strada.”Da Marina il giovane Daniele è decollato verso buoni livelli di fama in Sardegna grazie ai Lapola ” La sera ci riunivamo nel piccolo teatro di Sant’Eulalia e organizzavamo degli spettacolini per la parrocchia”, grazie alla disponibilità  del parroco di allora, Don Mario Cugusi, “al quale sono grato. Senza di lui –ammette sincero l’attore cagliaritano-  oggi forse sarei uno sconosciuto”.
La svolta per i Lapola arriva quando sono chiamati ad esibirsi prima in un locale notturno di Cagliari (l’Imperatore di Capri) e poi come ospiti ad “Avanti un altro”,  uno spettacolo concorso per comici presentato da Demo Dura al piccolo Auditorium . Tra gli altri ospiti di quella edizione anche  Giorgio Panariello, Benito Urgu e Francesco Loche. “Presentammo la Favoletta del Principe Azzurro. Le nostre battute cominciarono a diventare dei tormentoni”. Per i Lapola comincia la rapida scalata alla popolarità: ”A quel punto ci siamo messi alla prova. Abbiamo preparato uno spettacolo con l’obiettivo di portare i frequentatori dei locali al Teatro di Sant’Eulalia” Risultato? “4 mesi di repliche, tantissimi pienoni”. Il resto è storia recente con una collezione di successi,, dalle piazze agli studi televisivi..
Un programma sul piccolo schermo  (“Come il calcio sui maccheroni”, in onda su Videolina), gli ha dato l’occasione di godere da vicino la sua grande passione per il calcio e il Cagliari. Nei panni di un divertente maggiordomo filippino si è ritrovato negli spogliatoi del Sant’Elia e di altri stadi italiani per interviste semiserie a dirigenti, atleti e allenatori di serie A. “Volevamo così sdrammatizzare il mondo del calcio”, Un’operazione riuscita grazie anche al presidente del Cagliari, Massimo Cellino, che ha accettato di portarlo in trasferta a Roma, Bergamo e Reggio Calabria: “Cellino è una persona  intelligente e molto competente di calcio, una bacchetta magica: ogni cosa che tocca diventa oro”. Il calcio per Daniele non è solo tifo. Insieme al fratello Davide gestisce la squadra del quartiere, Marina 93, fondata dal padre Gino. A settembre dello scorso anno, nella storica sede di via del Collegio, Marina 93 ha festeggiato  i suoi 19 anni con burrida, salsiccia, pecora arrosto e l’immancabile torta, Un omaggio affettuoso che i fratelli Gastaldi dedicano ogni anno al padre, venuto a mancare alcuni anni fa. “ Nonostante le poche risorse, il nostro desiderio è quello di far sopravvivere la squadra  e portare avanti il progetto di nostro padre: il restauro della sede” Al momento i risultati, quelli sportivi, compensano i sacrifici. All’esordio nel campionato Mps over 40, Gastaldi e compagni sono arrivati terzi, aggiudicandosi i premi speciali per la migliore difesa ed il migliore portiere.
Il successo con i Lapola  non ha montato la testa al comico di Marina. Mentre la sera veste gli abiti di scena, all’alba indossa quelli di operatore ecologico “ Sono orgoglioso del mio lavoro” afferma senza esitazioni. Nonostante la notorietà, non ha cercato scorciatoie raccomandate per lavori più comodi. Chapeau!.