“Il verbo leggere non prevede l'imperativo, in fin dei conti non vogliamo bambini al servizio dei libri, ma libri al servizio dei bambini”: lo diceva Gianni Rodari, storico autore di libri per ragazzi, fiabe e filastrocche. Ci potremmo chiedere se oggi nell'era digitale dove, accanto alla Tv e al cinema, la giovane età è letteralmente bombardata da stimoli preconfezionati e meccanici, giochi elettronici, pay tv , internet, abbia ancora un senso scrivere e leggere un libro per bambini. La realtà di una letteratura per l'infanzia che continua a sfornare storie per i più giovani, autori di nuova generazione che si affermano e trovano spazio tra i più grandi, i festival e le mostre che si organizzano in tutta Italia ci fanno dire che sì, ha ancora un senso parlare di libri per bambini e ragazzi. Il presente può convivere col passato, il nuovo col vecchio. Un libro di oggi con un libro di ieri, un giocattolo antico con uno innovativo. Sono proprio i bambini ad insegnarci come fare: la capacità di adattarsi alle situazioni è eccezionale, e la loro fantasia non conosce limiti. I grandi hanno un compito molto importante: creare nei più piccoli l'interesse verso la lettura, appassionarli alle storie di oggi con un occhio curioso e attento a quelle del passato. Come fare? È probabile che l'unica via possibile sia l'esempio perché da qui passa la strada per l'apprendimento. Ecco che genitori, insegnanti, bibliotecari, librai si adoperano, ciascuno nel proprio ruolo, perché il libro non sia da considerarsi vecchio e superato ma vivo, vibrante di un'energia unica e insostituibile. Allora ben vengano le librerie specializzate che, con tanta energia e passione, accolgono i giovanissimi tra libri, attività e incontri con gli autori. Le biblioteche per bambini e ragazzi che svolgono sul territorio un lavoro capillare di diffusione e promozione della lettura. I festival e le mostre che diventano occasioni di incontro e di scambio ma anche momenti di gioco e spensieratezza. E gli insegnanti che ogni giorno lavorano instancabili per trasmettere la voglia, la curiosità, il desiderio di sapere.
Facciamo giocare i bambini con i videogames ma non dimentichiamoci di comprare un buon libro. Forse leggeranno più volentieri i testi molto popolari tra i coetanei come le avventure di Geronimo Stilton o quelle di Harry Potter, il maghetto più famoso del mondo, e appassionarsi nello stesso tempo a Pinocchio, Pippi Calzelunghe, L'isola del Tesoro e tanti altri classici di storie senza tempo. Cosa c'è di più bello che perdersi tra le righe di un romanzo, leggere per sognare e immaginare ma anche per riflettere e pensare. Quello che da piccoli ci ha emozionato, divertito, insegnato qualcosa ci seguirà nella nostra vita da adulti. Quello che ci può lasciare un libro è per sempre.