Reportage

Passato, presente e futuro di un'istituzione cittadina.
Mercato San Benedetto
Mercato San Benedetto

... E chi va al mercato

Il complessivo mutamento dei consumi alimentari è un ulteriore tassello utile a comprendere il momento vissuto dai mercati civici al dettaglio, che fanno i conti con una famiglia diversa da quella servita fino a pochi decenni fa. Le incombenze della vita quotidiana corrodono il tempo necessario alla preparazione dei pasti, per cui si preferiscono materie prime di immediata cottura. Solo in occasioni particolari ci si può dedicare ad una selezione accurata degli alimenti e ad una cucina di più alto livello e gusto.
In questo modo si spiega il boom degli accessi nei mercati al dettaglio, che si verifica abitualmente il sabato, quando i tempi si dilatano e la famiglia può concedersi un pasto più consistente.

E allora chi sono i frequentatori dei mercati? Sicuramente i più anziani, che maggiormente sentono il richiamo della tradizione e delle sane abitudini, hanno più tempo a disposizione e vivono nelle zone limitrofe ai mercati. Ne è un esempio perfetto lo spazio di via Cocco Ortu, inserito nel centro storico, dove i prezzi delle abitazioni sono alle stelle e non vi è un ricambio generazionale consistente tra i residenti.

Gli orari di apertura e chiusura, resi necessari dai ritmi cui è soggetta l'attività mercatile e dalla gestione, limitata solitamente a due o tre persone, nei box di vendita, non favoriscono certo l'affluenza dei lavoratori, che solo sporadicamente si recano al mercato. Vanificando progetti interessanti come la realizzazione di un ristorante che si rifornisca direttamente in loco. "Nel cercare soluzioni che riportino i cagliaritani al mercato, non dobbiamo dimenticare che la nostra è una città di 157.000 abitanti e non si possono pensare iniziative che, per sopravvivere, abbiano bisogno di numeri consistenti" precisa il direttore generale dei mercati Giovanni Angelo Musu.

Una categoria interessante di utenti è quella dei turisti, che sempre più spesso inseriscono il mercato di San Benedetto nel proprio itinerario. Non sempre acquistano, ma la prassi ormai consueta della degustazione è un'ottima pubblicità per i saperi di un'isola di antiche tradizioni. A questo scopo, i luoghi sensibili al turismo, saranno coperti da una campagna pubblicitaria dei mercati con indicazione in inglese.

Ma non è l'unica iniziativa pensata per rivitalizzare l'attività dei mercati. Di concerto con l'amministrazione comunale, a partire dal mese di ottobre, sono stati pensati diversi eventi che hanno contribuito a realizzare importanti momenti d'incontro: gare d'arte, degustazioni, la mostra micologica e perfino una competizione che, sotto il periodo natalizio, ha messo a confronto gli allestimenti dei vari concessionari, rendendo più vivaci i box.