Reportage

Passato, presente e futuro di un'istituzione cittadina.
Stand di frutta e verdura
Stand di frutta e verdura

Chi amministra i mercati

La gestione dei mercati è attribuita ai singoli Comuni, i quali adottano le loro decisioni nel rispetto della Delib. G.R. 15/15 del 19.04.2007, che definisce le direttive generali per la disposizione del commercio nelle aree pubbliche sul territorio sardo, pur muovendosi nel quadro di riferimento della legge nazionale. Solo sotto il profilo delle norme igieniche vi è una priorità delle direttive comunitarie.

È, quindi, del Comune di Cagliari la responsabilità nel garantire l'attività dei mercati cittadini, di cui si occupa l'Assessorato alle Attività produttive, attualmente rappresentato da Paolo Carta, attraverso il dirigente: la figura di raccordo tra le due istituzioni, essendo la seconda rappresentata dal direttore generale dei mercati civici al dettaglio, Giovanni Angelo Musu.

Allo stesso modo i fondi a disposizione provengono essenzialmente dalla tesoreria comunale, sia dalle Attività produttive che dall'Assessorato ai Lavori Pubblici, per quanto riguarda la manutenzione degli spazi che appartengono al demanio comunale.
Un apporto economico che potrebbe essere più sostenuto se l'Unione Europea vi partecipasse, in ragione della valenza culturale che i mercati cagliaritani possiedono sul piano della tutela di un patrimonio gastronomico come quello sardo.

E questo aspetto dovrebbe essre sufficiente a giustificare il ruolo dei mercati nel tessuto sociale cagliaritano, senza trascurare l'aspetto economico. Infatti, se da un punto di vista di mero bilancio i risultati non sono particolarmente entusiasmanti, l'attività del mercato da fiato a una serie di piccoli imprenditori, operanti in diversi porzioni (dalla fornitura di materia prima, alla logistica, alla produzione di imballaggi) della filiera. Un valore difficilmente quantificabile, cui si aggiungono le difficoltà intervenute con l'avvento dei gruppi della grande distribuzione organizzata (GDO), che stritola i produttori locali importando materie prime di lontana provenienza.