Il naufragio sventato e l’approdo miracoloso e fatale di un simulacro della Madonna sulla costa sarda
Non a caso è stata proclamata Protettrice di tutti i naviganti. La Madonna di Bonaria ha una storia che affonda le sue radici nel mare, poiché nel mare si verificò il miracolo nel lontano marzo 1370. Sulle acque solcate da un veliero salpato da Barcellona e diretto verso la penisola italica, si scatena una violenta tempesta che obbliga l’equipaggio a bordo ad alleggerire il carico del veliero. Ogni cosa viene gettata in mare e subito ne viene inghiottita, ma, miracolosamente, la tempesta si placa e ritorna il sereno. Solo una cassa galleggia, destando molto stupore, anche perché non se ne conosceva il contenuto. Così, non riuscendo a recuperarla, l’equipaggio la segue sino al suo dolce approdo sulla spiaggia antistante il piccolo paese di Bonaria, nel cui colle sorge il convento dei frati Mercedari.
La cassa è estremamente pesante e nessuno tra i curiosi giunti nella riva è in grado di spostarla o aprirla. La notizia ben presto si diffonde anche nella vicina città di Cagliari, dalla quale sopraggiungono l'Arcivescovo Bernardo, il Vicerè Alberto Satrillas e altre autorità cittadine. Ma si chiede anche l’intervento dei frati, che, miracolosamente, la aprono con semplicità e svelano una bellissima statua della Madonna con il Bambino e con una candela accesa in mano.
Il suo arrivo è stato certo predestinato, e ha avverato la profezia di Fra Carlo, secondo il quale Bonaria doveva prepararsi ad accogliere una “gran Donna”.
Da allora la statua è stata collocata sull’altare maggiore della chiesa dedicata alla Santissima Trinità e alla Vergine Maria, e che, con il convento, è stata donata ai frati Mercedari dall’infante Alfonso nel 1324, dopo aver liberato Cagliari dall’occupazione dei Pisani. Le due strutture sorgono sul Colle che i Pisani chiamarono di Bagnara, poi ribattezzato da Alfonso Colle di Bonaria per la salubrità del luogo.
Il convento dei frati Mercedari, in particolare, era stato fondato da un nobile di Cagliari, Carlo Catalano. Egli volle riproporre nell’isola lo stile di vita e l’atteggiamento caritatevole dei Mercedari conosciuti a Barcellona, città dove l’ordine religioso era nato nel 1218 per opera di Pietro Nolasco.