A rendere vicine Cagliari, capoluogo sardo, e Barcellona, capoluogo della Catalogna, è certo la storia con le sue molteplici implicazioni culturali e religiose, che hanno lasciato un’impronta decisa, soprattutto di natura architettonica, nel territorio sardo.
Sappiamo infatti che Cagliari, a partire dal 1326, nonostante il rafforzamento delle opere di fortificazione in vista di una guerra con gli aragonesi, venne conquistata dalla Corona spagnola che ne fece il centro della sua presenza sull’isola. La dominazione aragonese si protrasse sino al 1720, quando l’isola, ancora una volta, perse la sua indipendenza passando nelle mani dei piemontesi.
Gli spagnoli, dopo aver espugnato i pisani, si stanziarono sul Colle di Bonaria, vista la posizione geografica strategica, e soprattutto in virtù della salubrità del luogo.
Poi occuparono anche la zona del quartiere di Castello, riservata alla classe dominante, mentre ovunque diventavano più evidenti i segni fisici della loro presenza.
Da un punto di vista più strettamente religioso, Barcellona è poi una città molto importante per la storia della Madonna di Bonaria, che sappiamo è la Patrona Massima della Sardegna ed è molto amata e venerata dal popolo sardo. È infatti a Barcellona che sorse l’Ordine dei Mercedari, nel 1218, che poi avrebbe attecchito anche a Cagliari. E fu Alfonso d’Aragona, nei primi decenni del XIV secolo, a donare all’ordine dei frati Mercedari il Colle di Bonaria, in cui sorse la Chiesa e il Convento.
Ora il Colle è dominato dal Santuario di Nostra Signora di Bonaria, un complesso religioso costituito dal Santuario e dalla Basilica. Il primo, costruito in stile gotico – catalano nel Trecento, conserva il simulacro della Madonna col Bambino partito proprio da Barcellona nel lontano 1370 e approdato dopo varie peripezie nel Golfo degli Angeli. La seconda invece, con la sua imponente e maestosa facciata calcarea, risale al 1704.