Reportage

Dove comincia l'eterna storia d'amore tra l'uomo e il suo “migliore amico”.
Il canile municipale di Cagliari
Il canile municipale di Cagliari

Una nuova casa

Come adottare “Fido”

Ce ne sono davvero per tutti i gusti. Dalla taglia “mignon” alle stazze più imponenti, biondi, pezzati, bianchi e neri, pelo lungo, medio e cortissimo, quasi tutti simpatici meticci ma, ogni tanto, qualche arrivo più “altolocato” e di razza pura.
Non c’è che l’imbarazzo della scelta per chi, alla ricerca del cane perfetto, decidesse che il canile municipale è il posto giusto dove andare a pescare. Perché, fatalmente, il colpo di fulmine arriva.

Sono circa una ventina a settimana, in media, con oscillazioni stagionali, le visite per adozione al canile di via Po. Di questi, un buon 80% va a buon fine. Sono i ragazzi del Servizio civile che si occupano di accompagnare gli aspiranti novelli padroni a farsi un giretto tra i box per dare un’occhiata a tutti i circa 200 cani presenti.

I più facili da sistemare sono, com’è logico, i cuccioli, soprattutto quando in casa ci sono dei bambini. Crescere con “Fido” è, infatti, un legittimo desiderio per tantissimi ragazzini. Viceversa, per i cani più anziani e acciaccati, riuscire a sedurre un papabile nuovo padrone diventa un’autentica “mission impossible”. Per questi animali si prospetta, nella maggior parte dei casi, una dignitosa fine al canile stesso. Tra questi due estremi, c’è il grosso della compagnia, ovvero tutti quei cani adulti, pieni di vita e di salute, che non aspettano altro che innamorarsi di un essere umano.”Il cane è l’unico essere che guarda in faccia il suo Dio”, diceva il grande etologo, premio Nobel per la Medicina Konrad Lorenz, ed è proprio così. Chiunque abbia avuto un cane in casa sa bene quanta verità contenga questa affermazione.

Allo scopo di rendere quanto più appetibili possibile i tanti ospiti a quattro zampe, il canile ne pubblicizza l’adottabilità tramite opportune locandine, con foto e didascalie. Accanto ai dati “tecnici”, con le caratteristiche dell’animale, è presente una piccola scheda biografica che racconta proprio la “storia” del cane in questione, le sue vicissitudini, i patimenti che è stato costretto a subire ecc. ecc. E’ bene ricordare, infatti, che questi animali molto spesso hanno alle spalle un passato di sofferenza, ecco perché adottarne uno è un atto particolarmente lodevole, anche dal punto di vista economico, perché solleva il Comune dall’onere di mantenere quel particolare soggetto.

Ma qual è l’iter per poter adottare un cane?

  • Innanzi tutto è necessario essere maggiorenni e poter esibire un documento valido e il codice fiscale.
  • Recarsi presso la struttura di via Po n° 59 in un giorno qualsiasi dal lunedì al sabato, nelle ore comprese tra le 9 e le 12 della mattina e, il martedì e il giovedì, anche nel pomeriggio dalle 15 alle 17 e farsi accompagnare dai ragazzi del Servizio Civile a visitare i cani adottabili.
  • Fornire al personale le garanzie di idoneità al possesso e alla cura di un cane
  • Scegliere l'animale e portarselo a casa.

Come si vede si tratta di una trafila semplicissima, totalmente gratuita per il nuovo padrone, veloce e, soprattutto, sicura e certificata dal punto di vista medico.
Il canile, infatti, si preoccupa di consegnare l'animale in condizioni ottimali. Nello specifico il cane viene sottoposto alle opportune vaccinazioni (soprattutto se si tratta di cuccioli) contro le malattie principali quali gastroenterite, cimurro, epatite e leptospirosi, nonché, eventualmente, sverminato. Se si tratta di una femmina è obbligatoria anche la sterilizzazione e, se la cagna fosse ancora troppo giovane per poter subire l'intervento, i padroni potranno riportarla al canile una volta trascorso il tempo necessario e il veterinario procederà all'operazione. Tanto per farsi un'idea del risparmio per l'aspirante nuovo padrone, basti dire che, in una struttura privata, una vaccinazione costa non meno di 200 Euro.

Inoltre, sempre interamente a carico del Comune, l'animale viene dotato di microchip, uno strumento obbligatorio e indispensabile per poter sottoporre a censimento i cani, con padrone, presenti sul territorio e utilissimo come deterrente contro gli abbandoni. Tramite il microchip infatti, che costituisce una sorta di carta d'identità dell'animale i cui dati vengono trasmessi all'anagrafe canina, gestita dalla ASL, è possibile risalire al suo possessore e far partire l'eventuale denuncia.

Innanzi tutto è necessario essere maggiorenni e poter esibire un documento valido e il codice fiscale.
Per contatti:
Canile Comunale di Cagliari,
via Po, 57/59 (ex Mattatoio) 09122 CAGLIARI
Telefono e fax 070 272859
canile@comune.cagliari.it