Reportage

90a edizione del Giro d'Italia. Le 21 tappe del 2007 cominciano in Sardegna.

Dagli esordi a oggi: cosa cambia e cosa resta

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Classifica a punti o a tempo?
Il primo Giro d’Italia prevedeva una classifica a punti, che venivano assegnati in base al risultato di ogni tappa. Non si faceva caso al tempo, in base al quale, infatti, la gara sarebbe stata vinta quell’anno da Giovanni Rossignoli, con 23'34'', e il vincitore reale, Ganna, sarebbe arrivato solo terzo.
L’anno dopo si proseguì con la formula a punti, ma cambiò il criterio di assegnazione: 1 punto al vincitore e via via sino al cinquantesimo arrivato a cui ne andavano 50. A tutti gli altri un punto in più. Nel 1910 si sperimentò la formula a squadre (16 formazioni da 4 corridori ciascuna, per un totale di 64 partecipanti) che però ebbe poco successo.
La svolta importante fu quella del 1914 col varo della classifica a tempi, che è rimasta fino a oggi.

Tradizione e simboli
A partire dal 1909 il Giro si svolge ogni anno, con le uniche eccezioni degli anni a cavallo della prima e poi della seconda guerra mondiale. Si parte sempre nel mese di maggio e per tre settimane i ciclisti si confrontano su percorsi di volta in volta diversi, nelle strade di tutt’Italia, spesso con piccoli sconfinamenti. Ce n’è per tutti i gusti: tappe pianeggianti buone per gli sprinter, tappe più dure dove gruppi di fuggitivi danno il meglio di sé e durissime tappe di montagna e a cronometro che decidono le corse.
Simbolo ormai famosissimo del Giro è la “maglia rosa”: il colore del quotidiano organizzatore viene assegnato al leader della classifica generale. Il miglior scalatore, poi, indossa la maglia verde e il primo nella classifica a punti quella color ciclamino. Ma non basta. Ultimamente è stata messa in palio una quarta casacca, che di volta in volta ha contraddistinto col nero l’ultimo in classifica, col bianco il miglior giovane e con l’azzurro, novità degli ultimi anni, il campione dell’intergiro (traguardo volante posto di solito a metà tappa per rendere più movimentata la corsa già dalle prime battute). Quest’anno, comunque, si torna alla maglia bianca, che mancava dalla manifestazione sportiva dal 1994.

I recordman
Alfredo Binda, Fausto Coppi e Eddy Merckx condividono il record di vittorie, 5 a testa: il primo ebbe i suoi maggiori successi tra il 1925 e 1933 e suoi sono anche i record di vittorie di tappa in una stessa edizione, 12 su 15 nel 1927, e di vittorie di tappa consecutive, ben 8 nel 1929. Coppi vinse tra il ‘40 e il ‘53 e il belga tra il ’68 e il ’74.
Il record di vittorie di tappa appartiene ora al velocista toscano Mario Cipollini: nell'edizione del 2003 riuscì a superare le 41 vittorie, primato che dagli anni '30 apparteneva appunto a Binda.