Reportage

90a edizione del Giro d'Italia. Le 21 tappe del 2007 cominciano in Sardegna.
Tappa cagliaritana del Giro d'Italia del 1961
Tappa cagliaritana del Giro d'Italia del 1961

Il Giro in Sardegna: i precedenti

Documenti Allegati

Formato: PDF
Dimensione: 51,4 KB
Formato: PDF
Dimensione: 46,1 KB

È la terza volta per il Giro d’Italia in Sardegna. Le tre tappe isolane di questa novantesima edizione hanno infatti due precedenti storici: 1961 e 1991.

Quella del 1961 fu la quarantaquattresima edizione, un grande evento considerata la concomitanza col centenario dell’Unità d’Italia. A vincerla fu Arnaldo Pambianco, che indossò la maglia rosa alla 14° tappa. Ottenne così il risultato più importante della sua carriera. La maglia più ambita fu indossata quell’anno anche da Poblet, Vantongerloo e Anquetil.
Il Giro passò a Cagliari il 23 maggio: era la quarta tappa di una corsa iniziata a Torino. La Cagliari – Cagliari, denominata Giro del Mediterraneo, si snodava per 118 chilometri tra i piccoli centri della provincia e vide la vittoria di Oreste Magni, al secondo e terzo posto si piazzarono rispettivamente Vantongerloo e Suarez. A questa corsa partecipò anche il sardo Giovanni Garau, 26 anni, di Santa Giusta, professionista solo dall’anno prima. “È stata un’esperienza splendida pedalare al Giro d’Italia nella mia isola – ha raccontato entusiasta Garau – l’emozione del grande giro e l’emozione di essere a casa”. Ottenne buoni risultati il sardo sul percorso “di casa”, arrivando in volata tra i primi. Era una delle prime volte in mezzo ai grandi del ciclismo del mondo, dopo essersi classificato alle Olimpiadi di Roma del ’59. “Pedalavo tra i miti del ciclismo – ha continuato Garau – ma in quella giungla non c’è tempo per pensare e emozionarsi: bisogna solo sudare e farsi valere”. Ma per il sardo la carriera da professionista non è durata molto: solo 4 anni dopo in “giro rosa”, nel ’65, Garau fu costretto a abbandonare per un infortunio.

Fu necessario aspettare 30 anni per rivedere il Giro in Sardegna. Ma l’attesa fu ben ricompensata.
Nel 1991 quella che è considerata la più importante competizione ciclistica dopo il Tour de France prese il via proprio dall’Isola. Era il 26 maggio e i 193 chilometri della Olbia – Olbia, che videro il successo di Philippe Casado, furono la tappa d’avvio della competizione. In tutto quattro appuntamenti che portarono i ciclisti in giro per tutta l’Isola. La Olbia – Sassari, 127 chilometri, vinta da Gianni Bugno in volata con Franco Chioccioli secondo e i 7 chilometri della tappa a cronometro di Sassari, in cui si piazzò primo Gianluca Pierobon, con Lajarreta secondo e Chioccioli terzo. E poi l’ultimo appuntamento sardo, la tradizionale Sassari – Cagliari del 28 maggio: una tappa lunga 231 chilometri in cui si impose il re dello sprint, Mario Cipollini, che si lasciò alle spalle Abdujaparov e Citterio.
A parte il prologo e la tappa di Sorrento, immediatamente successiva a quella del capoluogo sardo, Chioccioli fu maglia rosa per tutto il giro fino alla meritatissima vittoria finale a Milano.