È la terza volta per il Giro d’Italia in Sardegna. Le tre tappe isolane di questa novantesima edizione hanno infatti due precedenti storici: 1961 e 1991.
Quella del 1961 fu la quarantaquattresima edizione, un grande evento considerata la concomitanza col centenario dell’Unità d’Italia. A vincerla fu Arnaldo Pambianco, che indossò la maglia rosa alla 14° tappa. Ottenne così il risultato più importante della sua carriera. La maglia più ambita fu indossata quell’anno anche da Poblet, Vantongerloo e Anquetil.
Il Giro passò a Cagliari il 23 maggio: era la quarta tappa di una corsa iniziata a Torino. La Cagliari – Cagliari, denominata Giro del Mediterraneo, si snodava per 118 chilometri tra i piccoli centri della provincia e vide la vittoria di Oreste Magni, al secondo e terzo posto si piazzarono rispettivamente Vantongerloo e Suarez. A questa corsa partecipò anche il sardo Giovanni Garau, 26 anni, di Santa Giusta, professionista solo dall’anno prima. “È stata un’esperienza splendida pedalare al Giro d’Italia nella mia isola – ha raccontato entusiasta Garau – l’emozione del grande giro e l’emozione di essere a casa”. Ottenne buoni risultati il sardo sul percorso “di casa”, arrivando in volata tra i primi. Era una delle prime volte in mezzo ai grandi del ciclismo del mondo, dopo essersi classificato alle Olimpiadi di Roma del ’59. “Pedalavo tra i miti del ciclismo – ha continuato Garau – ma in quella giungla non c’è tempo per pensare e emozionarsi: bisogna solo sudare e farsi valere”. Ma per il sardo la carriera da professionista non è durata molto: solo 4 anni dopo in “giro rosa”, nel ’65, Garau fu costretto a abbandonare per un infortunio.
Fu necessario aspettare 30 anni per rivedere il Giro in Sardegna. Ma l’attesa fu ben ricompensata.
Nel 1991 quella che è considerata la più importante competizione ciclistica dopo il Tour de France prese il via proprio dall’Isola. Era il 26 maggio e i 193 chilometri della Olbia – Olbia, che videro il successo di Philippe Casado, furono la tappa d’avvio della competizione. In tutto quattro appuntamenti che portarono i ciclisti in giro per tutta l’Isola. La Olbia – Sassari, 127 chilometri, vinta da Gianni Bugno in volata con Franco Chioccioli secondo e i 7 chilometri della tappa a cronometro di Sassari, in cui si piazzò primo Gianluca Pierobon, con Lajarreta secondo e Chioccioli terzo. E poi l’ultimo appuntamento sardo, la tradizionale Sassari – Cagliari del 28 maggio: una tappa lunga 231 chilometri in cui si impose il re dello sprint, Mario Cipollini, che si lasciò alle spalle Abdujaparov e Citterio.
A parte il prologo e la tappa di Sorrento, immediatamente successiva a quella del capoluogo sardo, Chioccioli fu maglia rosa per tutto il giro fino alla meritatissima vittoria finale a Milano.