Reportage

Marina: il biglietto da visita della città

Autore: Alessandro Solinas,
17 luglio 2012, 10:24
Nel quartiere di fronte al porto percentuale record di residenti immigrati

E’ uno dei quattro quartieri storici di Cagliari, il primo approdo dei turisti sbarcati dal Porto, il biglietto da visita della città, un reticolato di vie, abitazioni, trattorie e negozi dove il passato e il presente convivono, tra edifici antichi e una popolazione multietnica, figlia della recente globalizzazione. Definire Marina è impresa inutile: immigrati, shopping, trattorie, archeologia, cultura sono le singole tessere di un mosaico suggestivo, un tempo sbiadito e ora rianimato, grazie anche ritocchi estetici e alla diffusa attività culturale. E’ il quartiere ospitale per eccellenza, fondato dai pisani nel XIII Secolo per dare dimora ai lavoratori del Porto. In seguito, durante la dominazione spagnola, ha ospitato piccole comunità originarie di terre, quali la Sicilia e Genova, con le quali l’Isola era stretta da rapporti commerciali.  Oggi invece, accoglie persone dai quattro continenti.
Sono proprio loro,  i 402 residenti stranieri al Dicembre 2011 (202 nel 2002), a rallentare l’invecchiamento medio degli abitanti e   lo svuotamento della zona.  Gli ultrasessantacinquenni sono aumentati del 6% rispetto al 2002. Quelli di età compresa tra i 19 e i 29 anni invece sono il 15% in meno, dato solo in apparenza negativo ( In tutta Cagliari infatti il numero dei coetanei è sceso addirittura del 33%). Oggi Marina (antico nome Lapola) conta 2615 abitanti, in calo rispetto al 2010, ma comunque più numerosi di quanto risultava nel 2002, in controtendenza con la città che nel frattempo ha perso diecimila abitanti (passando da 165mila agli attuali 156mila)   La popolazione straniera rappresenta il 15,37 % dei residenti (record tra i quartieri cagliaritani), una minoranza sempre più estesa (9 anni prima erano il 7,93%). Quasi due terzi arriva dall’Asia. Le comunità più numerose sono di  Senegal, Pakistan, Bangladesh, Filippine e Cina.