Reportage

Toponomastica, memoria storica della città

Autore: Francesco Fuggetta,
3 dicembre 2008, 15:11
Cartelli, targhe, nomi e cognomi. Sono ogni giorno sotto i nostri occhi, ma il più delle volte non ci soffermiamo a pensare al significato di quelle vite. Sono 24 le nuove vie nate a Cagliari negli ultimi 4 anni.
Piazza Aldo Scardella
Piazza Aldo Scardella

Francesco Coco, Aldo Scardella e Pietrino Moi

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Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Genova, il giudice Francesco Coco (1908-1976) fu un uomo dello Stato schierato in prima linea nella lotta al terrorismo. Venne assassinato a colpi di rivoltella dalle Brigate Rosse, insieme ai due agenti della scorta Giovanni Saponara e Antioco Deiana. Sostituto Procuratore Generale dal 1952 al 1955, poi Procuratore Generale della Corte d’Appello di Cagliari prima di trasferirsi a Genova, il suo nome nell’Isola viene ricordato, oltre che per l’attività di accusa in numerosi processi legati a sequestri di persona, anche per le indagini e il successivo processo per l’uccisione della beata Antonia Mesina.

A Genova legò il suo nome alla gestione del sequestro del collega Mario Sossi, rapito dalle BR. Durante il sequestro del giudice Sossi, la Corte d’Assise d’Appello di Genova concesse la libertà ad alcuni detenuti, subordinandone la scarcerazione alla condizione di effettiva integrità fisica del magistrato. All’atto della liberazione dell’ostaggio si constatò che al magistrato erano invece state inflitte varie lesioni, tra cui la frattura di una costola. Il giudice Coco impugnò di conseguenza in Cassazione l’ordinanza di scarcerazione, ottenendone l’annullamento ma firmando, purtroppo, la sua condanna a morte. Poche ore dopo, alcuni militanti delle Brigate Rosse sottoposti a processo (fra cui Renato Curcio), rivendicarono l’omicidio del Procuratore Generale, che lasciava moglie e tre figli.

Il 23 dicembre 1985 tre banditi, armati e coperti da un passamontagna, fecero irruzione nel market di Giovanni Battista Pinna, in via dei Donoratico a Cagliari. Il commerciante tentò una reazione, e i rapinatori spararono, uccidendolo. Pochi giorni dopo, sulla base di sospetti infondati, fu arrestato lo studente universitario cagliaritano Aldo Scardella (1961-1986), che venne messo in isolamento prima di essere processato. Sei mesi dopo, il 2 luglio 1986, Aldo fu trovato impiccato nella sua cella del carcere di Buoncammino, in circostanze ancora misteriose. Aveva solo 24 anni e si era sempre proclamato innocente. Fu un clamoroso errore giudiziario, dato che soltanto nel 1996 altre persone furono condannate dalla Corte d’Assise per quell’omicidio.

Pietrino Moi (1915-1976), figura di spicco della comunità pirrese, è stato fra i primi iscritti all’Avis (Associazione volontari italiani sangue). Di lui si ricordano ben 367 donazioni registrate, pari a circa 160 litri di sangue donato. Commendatore, Cavaliere e Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, costituisce un luminoso esempio di altruismo e di alto senso del dovere civico per un’attività svolta in un periodo storico nel quale donare il sangue ancora costituiva un atto pionieristico e quasi eroico, anche in considerazione delle modalità con le quali venivano all’epoca eseguite le pratiche di trasfusione.

Via Francesco Coco
Ubicazione: via Abba – chiuso
Circoscrizione: 1

Piazza Aldo Scardella
Ubicazione: Parco Giovanni Paolo II
Circoscrizione: 4

Via Pietrino Moi
Ubicazione: via Sanfelice - via Schiaffino
Circoscrizione: Pirri