Reportage

Centro di documentazione e studi delle donne in via Lanusei a Cagliari.

Consigli di lettura

Alla mia domanda: “Quali letture consigliereste per iniziare a conoscere qualcosa di interessante sull'universo femminile”?, le socie Alida Manca e Luisanna Diana mi hanno suggerito i seguenti testi:

SIMONE DE BEAUVOIR – Il secondo sesso – Ed. Il Saggiatore
Uscita nel 1949, quest'opera della De Beauvoir fu subito considerata “scandalosa”. Con la veemenza sua tipica, da polemista di razza, da pensatrice anticonvenzionale e coraggiosa, l'autrice passa in rassegna i ruoli attribuiti dal pensiero maschile alla donna, utilizzando un linguaggio nuovo e affrontando tematiche considerate tabù come la prostituzione e l'aborto. La scrittrice francese, nota anche per il legame con il filosofo Jean Paul Sartre, descrive tutte le circostanze che portano a credere all'inferiorità delle donne e gli effetti che questo ha sulla loro scelta di sposarsi e di abbandonare una possibile carriera e conclude sostenendo come sia indispensabile, per un riequilibrio della società e un miglioramento della qualità della vita ( anche della vita degli uomini, altrimenti oppressi da madri e mogli morbosamente concentrate su di loro ) che la donna venga integrata nella società con gli stessi diritti e doveri del “primo” sesso, e con tutte le conquiste che ne derivano. Il saggio si impose per il suo respiro universale come una delle opere fondamentali di tutto il Novecento e regalò alla controversa scrittrice consensi e solidarietà collettiva.

ELENA GIANINI BELOTTI – Dalla parte delle bambine – Ed. Feltrinelli
Uscito quasi trent'anni fa, questo importante saggio della Belotti, è una riflessione sull'identità sessuale vista come la risultanza di condizionamenti dovuti ai due diversi modelli educativi che la società impone a bambini e bambine. La nostra cultura si serve di tutti i mezzi a sua disposizione per ottenere, dagli individui dei due sessi, il comportamento più adeguato ai valori che intende conservare e trasmettere, incluso ( ed è il pregiudizio che questo libro cerca di scoperchiare e superare ) il “mito” della naturale superiorità maschile contrapposta alla naturale inferiorità femminile. In realtà non esistono qualità maschili o femminili, ma solo qualità “umane”.Ogni individuo dovrebbe, perciò, essere libero di sviluppare la propria personalità nel modo che sente istintivamente più congeniale.

LOREDANA LIPPERINI – Ancora dalla parte delle bambine – Ed. Feltrinelli
Nel 2007 ( anno di uscita di questo libro ), cosa è cambiato, rispetto agli anni '70, nella impostazione dell'educazione femminile? E' l'interrogativo che si pone Loredana Lipperini in questo piacevolissimo saggio che parte dall'analisi dell'incredibile bombardamento mediatico cui sono sottoposte le “nuove” bambine. Le eroine dei fumetti le invitano ad essere belle, le riviste a loro dedicate le sottopongono a test sentimentali e consigli su come truccarsi mentre nei libri scolastici le mamme continuano ad accudire la casa e a cucinare per figli e mariti. La pubblicità le dipinge come piccole cuoche mentre le loro bamboline hanno quell'aspetto sexy che introdurrà ben presto, nelle loro vite, il mito dell'avvenenza con cui fare i conti giornalmente. Sembra legittimo chiedersi cosa sia avvenuto negli ultimi trent'anni, e come mai coloro che volevano tutto ( il sapere, la maternità, l'uguaglianza, la gratificazione ) si siano accontentate delle briciole apparentemente più appetitose. E bisogna cominciare ad interrogarsi sulle bambine: perché è ancora una volta negli anni dell'infanzia che le donne vengono indotte a consegnarsi a una docilità oggi travestita da rampantismo, ad una certezza di subordine che persiste, e trova forme nuove persino in territori dove l'identità è fluida come il web.