Intervista a don Ignazio Trogu, parroco di San Pietro Apostolo

I festeggiamenti religiosi hanno subito qualche variazione negli anni? Come sono articolati?
L'unica variazione ai riti religiosi è il ritorno alle origini della devozione. La sera del Lunedì dell'Angelo si celebra una messa a Monte Claro, punto d'origine del culto di santa Maria Chiara, prima della processione che arriva fino alla parrocchia di San Pietro, custode del simulacro di Santa Maria Chiara. Il simulacro viene portato a Monte Claro dal comitato organizzatore la sera del Lunedì dell'Angelo, prima della celebrazione della messa. La processione si conclude con la benedizione eucaristica nel sagrato della chiesa.
Il martedì mattina si celebrano altre messe e intorno alle 10 c'è la processione interparrocchiale, al termine della quale si svolge la celebrazione della Santa Messa. Quest'anno sarà officiata dal Arcivescovo di Cagliari, Monsignor Miglio. I festeggiamenti durano tutta la settimana e si concludono con la Domenica in Albis, la domenica dopo Pasqua, con una piccola processione fino a piazza Italia.

Ci sono delle iniziative religiose durante l'anno legate alla devozione di Santa Maria Chiara?
La prima domenica di Quaresima si celebra la sagra invernale di Santa Maria Chiara. All'inizio del periodo quaresimale si è voluto inserire questa festa per avere la Madonna, madre di Cristo, come compagna, come sostegno spirituale e morale, nel cammino quaresimale. Inoltre le celebrazioni in onore di Santa Maria Chiara finiscono la Domenica in Albis, quindi c'è proprio un collegamento tra l'inizio e la fine dei festeggiamenti della patrona.

Santa Maria Chiara ha un suo tesoro di gioielli ed ex voto?
Sì, ci sono parecchi ex voto, doni della popolazione. Sono delle grazie che si chiedono a Santa Maria Chiara donando un pegno d'oro, che può essere una catenina, un anello, un braccialetto, una spilla. Ci si priva personalmente di un qualcosa di prezioso per darlo alla Madonna. Nel corso della vestizione il simulacro viene ornato con un grembiule in cui sono apposti tutti gli gli ex voto donati dai fedeli. Dopo il furto avvenuto negli anni '60 il tesoro è custodito durante l'anno in banca.

Come si è evoluta la festa e come è cambiata la partecipazione popolare?
Il nucleo della festa è rimasto nei secoli, così come la devozione e la tradizione. Sicuramente vi è meno partecipazione, ma i tempi sono diversi. Prima per ogni festa la gente si fermava, invece oggi la vita è completamente diversa, anche se la devozione a Santa Maria Chiara è rimasta invariata. Ma la festa è stata condizionata da vari motivi, anche sociali ed economici.
Nei paesi la tradizione e la festa sono più sentite, invece la città è evasiva. Tutti i riti religiosi, celebrazioni e processioni, sono stati sempre fatti, ma è cambiato il contesto sociale. Prima si faceva anche una bella festa civile, adesso la partecipazione è calata. L'adesione ai festeggiamenti civili, che si svolgono soprattutto all'ex Vetreria, non è molto elevata come in passato.

In particolare come è cambiata la partecipazione esterna, dei non pirresi, e quella giovanile?
Dal punto di vista religioso la tradizione è rimasta, arrivano persone anche da altre parti dell'hinterland. Durante la settimana mi accorgo dalla presenza alle celebrazioni liturgiche che c'è tanta gente che non fa parte della comunità di San Pietro, quindi vuol dire che c'è ancora vivo quel senso di devozione verso la Madonna. La partecipazione invece giovanile manca. Oggi la festa non è più sentita come un tempo, forse perché si hanno più occasioni di fare festa, non si aspetta sicuramente la festa patronale per festeggiare. È un segno dei tempi che cambiano.