C'è uno spazio, tra le vostre proiezioni ed eventi, dedicato alle versioni in lingua originale?
“Noi proiettiamo sempre film in lingua originale con i sottotitoli e i riscontri del pubblico sono ottimi. Si pensi, ad esempio, alla collaborazione con l'Alliance Française di Cagliari, grazie alla quale è stata possibile l'iniziativa “Les Jeudis du Cinéma” ossia la proiezione di film francofoni in lingua originale sottotitolati in italiano. Inoltre, collaboriamo con l'associazione culturale italo-tedesca (ACIT) per la proiezione di film in lingua tedesca. Recentemente abbiamo proiettato diversi film in lingua inglese senza sottotitoli e questo ha avuto un enorme successo. Da anni facciamo il Festival del Cinema Latino Americano e tutti i film sono in spagnolo spesso senza sottotitoli”.
Il Cinema sardo ha un posto d'onore?
“Il centro di Cagliari ha curato la ricerca di film sin dalle origini. Si è partiti con: “La Sardegna sullo Schermo” che è un progetto di ricerca, recupero e restituzione al pubblico di tutti i film riguardanti la Sardegna in modo diretto e indiretto. Ovvero: film di argomento sardo come per esempio “Cenere” di Febo Mari tratto da un romanzo di Grazia Deledda, inoltre, documentari che riprendono la Sardegna e quindi realizzati in Sardegna o film di autori Sardi che parlano indirettamente della nostra isola perché di un autore sardo. Tuttavia, i più importanti sono quelli che riguardano nei contenuti la Sardegna. Recupero, salvataggio (cioè portarlo al centro), restaurazione e in ultima analisi la restituzione ai sardi di tutto quello che c'era relativo alla Sardegna. Questa attività protratta da decenni ha reso la Cineteca Sarda l'archivio più completo che c' è sul cinema della Sardegna. Nonostante ciò noi contiamo di lavorare sul cinema a 360gradi perché lo sviluppo e la promozione della cultura cinematografica passa anche attraverso un'azione culturale formativa. E per questo promuoviamo azioni dirette di ricerca, abbiamo pubblicato diversi volumi sul cinema e disponiamo di un ampio catalogo per il prestito di materiale audiovisivo ma anche di libri e riviste”.
Quali sono i documenti audiovisivi fiore all'occhiello della vostra raccolta?
“I film da noi restaurati sono tutti fiore all'occhiello del nostro centro. Sono restauri importanti. Canà per esempio, è un film che abbiamo ritrovato e che si dava per scomparso. Noi lo abbiamo restaurato”.
I progetti ai quali tiene particolarmente? E quali sono i progetti in cantiere?
“I più importanti sui quali lavoriamo sono i progetti di restauro e riqualificazione di tutto il lavoro di Fiorenzo Serra. Inoltre, il progetto La tua Memoria è la nostra Storia che è la raccolta del cinema di famiglia per il quale ci rivolgiamo a tutti coloro che fino al 1985 hanno registrato, su pellicole di qualsiasi genere, immagini e video per documentare le abitudini, le ricorrenze, i luoghi e le tradizioni nonché i filmati amatoriali, i documentari politici o religiosi al fine di studiare la storia e conservare la memoria locale. Il concorso Il Cinema Racconta il Lavoro ci ha permesso di raccogliere 12 film sul tema del lavoro. Un altro obbiettivo importante è quello legato alla digitalizzazione e catalogazione dell'archivio audiovisivo dell'Ufficio della Presidenza della Giunta Regionale Sarda, ovvero i filmati realizzati dai giornalisti in servizio dal 1984 fino al 2004 che hanno documentato con le telecamere tutta l'attività della Giunta e anche altro. Noi lo stiamo catalogando e anche quello sarà oggetto di una pubblicazione e di una grossa iniziativa. Altro progetto al quale stiamo lavorando è il restauro del cinema di Mario Monicelli che ci darà l'opportunità per approfondire le sue opere e per ampliare il nostro catalogo con documenti di eccezionale valore artistico”.
Collaborate con altre Cineteche?
“La Cineteca Sarda di Cagliari collabora attivamente e in modo continuativo e costante con la Cineteca Nazionale, la Cineteca di Bologna e del Friuli e la Cineteca Italiana di Milano”.
Quali sono i progetti rivolti a nuovi registi?
“In autunno partirà un corso Cinelab di formazione audiovisiva rivolto ai nuovi registi per dare un impulso alla formazione di giovani filmmaker. Perchè noi teniamo alla formazione, sia inerente al linguaggio cinematografico sia di videomaker. Su questo intendiamo lavorare molto nei prossimi anni”.