L’amore è il sentimento che ha spinto 1900 anni fa a scavare la Grotta della Vipera, un monumento funebre che celebra la storia di Attilia Pomptilla e Filippo Longino.
Siamo nel primo secolo dopo Cristo: Nerone esiliò il celebre giureconsulto Cassio Longino in Sardegna. Questi si trasferì a Karalis con tutta la sua famiglia e suo figlio, Filippo, era già sposato con Pomptilla. Dopo una vita trascorsa insieme, lontano dalla mondanità della capitale e apprezzando la tranquillità che offriva la città isolana, il nobile esule si ammalò e deperì così velocemente che si temette per la sua incolumità.
Stando alla leggenda la donna pregò gli dei affinché prendessero la sua vita in cambio della salvezza di Filippo, che guarì quasi per miracolo.
Poco tempo dopo fu lei stessa a morire e gli fece seguito l’amato marito, che non riuscì a rassegnarsi per la grave perdita. In loro onore fu eretto questo monumento sepolcrale, scavato su una roccia preesistente, che assunse le sembianze di un tempio ionico e che deve il suo nome ai fregi scolpiti sull’architrave: due serpenti, simbolo della vita eterna.
Per celebrare con l’arte questa storia venne inoltre bandito nell’isola un concorso tra poeti latini e greci, affinché cantassero in versi il miracolo d’amore. I componimenti migliori furono scolpiti nel sepolcro, divenuto famoso anche e soprattutto per queste preziose iscrizioni. Queste furono salvate miracolosamente da Alberto Lamarmora nel 1822, quando intervenne presso il viceré dell’isola per impedire che la tomba, come tante altre, venisse sventrata per ricavarne della roccia.
L’azione del generale tuttavia non poté impedirne il degrado; Giovanni Spano nel 1861 descrive questo luogo come un immondezzaio, che anziché serbare il ricordo di un sacrificio amoroso è divenuto piuttosto un ricovero per bestie.
Oggi questa tomba è un monumento nazionale, preservato da un cancello e da un muro di cinta, ma talvolta non viene notato da chi passa in via S. Avendrace.
Forse i più ignorano quale straordinaria storia si nasconda dietro quelle ante in ferro e quale prezioso tesoro linguistico dimori là dentro da circa due millenni.
La Grotta della Vipera è aperta al pubblico tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 9 alle 17.
Per info 070/4560956.