Come si diventa filatelisti? Alle origini una curiosità innata di scoprire quale sia la provenienza del francobollo di cui si è entrati in possesso, le sue origini, il suo viaggio per arrivare sino a noi, la sua storia. Il francobollo diventa così un importante strumento di conoscenza e formazione: in quel “piccolo rettangolino di carta” sono racchiuse numerose informazioni geografiche, storiche e culturali.
Se inizialmente la filatelia seguiva la classificazione per nazione (raccolta di francobolli provenienti da uno Stato o emessi dallo Stato in un periodo storico definito), dopo la prima guerra mondiale, aumentò il numero di appassionati delle collezioni per settori.
Si tratta di un altro ramo del collezionismo filatelico, definito “filatelia tematica”: qui le collezioni vengono ordinate secondo un tema, o in base allo scopo di emissione del francobollo o come nel caso delle collezioni a soggetto, il filo conduttore diventa il soggetto raffigurato (animali, piante, sport, musica, ecc.).
Con l'introduzione dei cosiddetti “francobolli commemorativi” ad esempio, il francobollo diventa la testimonianza di particolari episodi storici o artistici, o ha la forza di rievocare i meriti e le qualità di personaggi che hanno contribuito con la loro vita e le loro opere ad arricchire la nazione.
Ci sono poi numerosi rami collezionistici che ruotano accanto alla filatelia: la marcofilia (lo studio degli annulli postali, cioè i timbri apposti sul francobollo per annullarne un eventuale riutilizzo), l'interofilia (interi postali, ossia le cartoline); erinnofilia (etichette e chiudilettera commemorativi) o fiscalfilia (marche da bollo); e ancora la storia postale e l'aerofilia o aerofilatelia, che si occupa in particolare dello studio della posta aerea.
Ma dove e come nasce il francobollo? Si chiama “Penny Black” ed è datato 6 maggio 1840 il primo francobollo adesivo al mondo, emesso dalle poste del Regno Unito, grazie all'intuizione di un impiegato inglese, Rowland Hill. Penny perché richiamava il suo valore, e “black” (nero), dal colore dello sfondo su cui spiccava il profilo della Regina Vittoria: un'immagine tratta da una medaglia incisa tre anni prima, in onore della sua salita al trono.
Dobbiamo ritornare indietro al 1837, anno in cui Hill pubblicò una proposta di riforma del servizio postale inglese, con l'introduzione di tariffe basse e unificate in tutto il Regno Unito, in base al peso e non alla distanza, poi approvata dal Parlamento nel 1839, che in pochi anni contagerà tutti gli altri Stati. L'intuizione fu quella di adottare come ricevuta della tassa postale prepagata, un piccolo rettangolo di carta adesivo, che le poste avrebbero poi annullato, ossia timbrato, per impedirne il suo riutilizzo: in pratica il pagamento era anticipato, a carico del mittente e non del destinatario. Hill verrà poi nominato, nel 1854, direttore generale delle Poste del Regno Unito.