Reportage

Quattro firme del giornalismo sardo parlano del futuro dell’Informazione.

Pesi e contrappesi: viva internet!

Pluralismo, rapidità di circolazione dei dati, abbattimento delle barriere, accesso potenziale al sapere umano. Messi insieme, i benefici della Rete mitigano i timori per gli effetti collaterali . Anche a livello locale, come rileva Peretti “Un servizio di informazione multimediale aiuta a vivere e conoscere meglio la città. Aiuta la democrazia locale: in una piccola città c’è spazio per pochi giornali di carta, che hanno costi molto elevati e quindi bisogno di introiti notevoli. Il web consente invece di costruire piccole testate specializzate in alcuni settori dell’informazione cittadina Questo consente di creare più pluralismo e combattere il privilegio sbagliato tipico dei monopoli di bloccare la circolazione delle notizie di interesse pubblico. Una città che apre centri di informazione è una città che vive meglio anche i suoi rapporti con le istituzioni e con la politica, ovviamente con un po' di disagio per i politici che vivono di monopolio, e dando la possibilità ad altri soggetti di scendere nel campo politico non dico in un regime di pari opportunità ma perlomeno di qualche opportunità”

“Internet annullando le distanze fa sì che la Sardegna possa diventare centro di informazione –spiega Birocchi- anzi,, già in parte lo è. Il portale di Tiscali, che è molto seguito, ha la sua redazione centrale a Cagliari, ad esempio. C’è stato poi l’esperimento, purtroppo per ora sospeso, di E-polis, giornale free press con redazione centrale a Cagliari e distribuito in tutto il territorio nazionale. Internet ha ampliato le possibilità di informazione ed è destinato a delocalizzare sempre più i centri di informazione, potendolo fare quindi non solo a Roma e Milano ma anche da altre parti, Isole comprese”.

Dei vantaggi della Rete si è avvalsa da anni l’Unione Sarda nel suo avveniristico Centro Stampa, come ricorda il Direttore editoriale Filippini “Grazie alla teletrasmissione stampiamo 14 giornali nazionali che poi distribuiamo puntualmente alle 6 del mattino nelle edicole insieme all’Unione Sarda. Un tempo invece i lettori di questi quotidiani dovevano aspettare il loro arrivo alla 10-qq del mattino con l’aereo”

Chi sperimenta quotidianamente gli effetti di internet è Giacomo Mameli,, soddisfatto al momento del crescente successo della versione on line di Sardinews “Fino a un anno e mezzo fa nel mensile pubblicavo solo gli articoli. Ora ho inserito una rubrica “CLICCA E VEDRAI” con le notizie della giornata. La lettura di Sardinews è così passata da 200-300 contatti a 1000 contatti al giorno”.

La nave virtuale dell’informazione ha già lasciato il porto, destinazione ignota. Buona navigazione,.