Reportage

Iniziativa dell’Assessore alle Politiche Giovanili Daniela Noli e la cooperativa Passaparola: mettere a disposizione il proprio tempo libero per uno scambio di servizi.
Assistere gli anziani
Assistere gli anziani

I soggetti promotori

Chiunque può far parte o addirittura fondare una Banca del Tempo. Bastano poche persone (4, 5 o 6) che, attratte dall’idea e dall’utilità della banca, coinvolgono amici o conoscenti (colleghi di lavoro, genitori di compagni di scuola dei propri figli,vicini di casa, parenti) fino a costituire un gruppo di circa 15-20 persone al massimo che diventeranno, così, il gruppo promotore della Banca del Tempo.
Tale gruppo provvederà poi a distribuire gli incarichi tra più soci definiti “gruppi di gestione” che gestiranno le richieste dei propri soci e, in funzione di queste, stabiliranno l’ordine del giorno da seguire.

I soggetti promotori delle Banche del Tempo si confermano essere generalmente di quattro tipi: gruppi spontanei di cittadini, spesso amici tra loro; associazioni già esistenti oppure organizzazioni sindacali; Comuni, tramite assessorati o singoli uffici e servizi come Centri per le Donne, Comitati Pari Opportunità o Centri Giovani; cooperative sociali e dopolavoro aziendali.

La più ampia libertà è assicurata per quanto riguarda l’adesione perché chiunque, uomo o donna e di tutte le età, può farvi parte. La stragrande maggioranza dei soci promotori e aderenti è costituita da donne ma dopo la fase iniziale di sperimentazione, quasi del tutto femminile, si ha motivo di credere che anche il mondo maschile aderisca a questa realtà scoprendo magari di poter soddisfare una sfera di bisogni lontani dal proprio stile di vita o dall’ambito professionale in cui opera.
A prevalere tra i soci iscritti sono persone che lavorano e che trovano in queste associazioni un luogo che permette la compensazione tra il tempo di lavoro professionale e il tempo di lavoro familiare che pesa in primo luogo sulle loro spalle.
Inoltre è curioso scoprire come il massimo comune denominatore dei servizi richiesti risieda in quelle discipline strettamente sociali che evidenziano tra i cittadini il bisogno di aggregazione oltre allo scambio di saperi.

I servizi maggiormente richiesti e offerti finora dalla Banca del Tempo creata a Cagliari presso il Centro Giovani di Via Dante, riguardano attività come equitazione, yoga, gite turistiche e assistenza ad anziani fino alle più comuni lezioni d’informatica, di inglese o di cucina e tanto altro.