Interventi strutturali
Lo stato dei luoghi e i relativi rilievi plano-altimetrici, hanno costituito il riferimento di base principale su cui è stato impostato il progetto di ristrutturazione.
In sostanza si è mediato tra il desiderio di conservare la struttura esistente e la necessità di rimediare allo stato di degrado ed alla inefficienza di alcune parti, come solai, manti di copertura ed isolamenti protettivi, collegamenti verticali, servizi igienici, locali impianti e spazi logistici, per ottenere un nuovo e più idoneo assetto distributivo e funzionale.
La nuova articolazione dei volumi è stata quindi impostata sulla conservazione dei due blocchi principali: la torre scenica ed il corpo sala, mentre per i locali verso il Viale Trento si è prevista la demolizione e la ricostruzione in quanto sul prospetto di viale Trento dovendosi effettuare notevoli interventi di chiusure e nuove aperture nelle murature, si pregiudicavano in modo consistente le capacità portanti della muratura stessa.
Anche per i volumi sul fronte interno, inclusi porticato e terrazza, si prevede la completa demolizione e ricostruzione per adeguare al nuovo progetto le quote dei solai.
Verranno eliminati del tutto sia il manufatto di servizio, adiacente la torre scenica verso la via De Magistris, residuo di una centrale termica con annesse scale esterne, che il piccolo volume posto al secondo piano sul fronte del viale Trento, costituente una superfetazione del tutto incongrua.
La balconata esistente verrà completamente demolita ed, una volta adeguate le quote, sarà sostituita da una nuova struttura indipendente che ospiterà, al piano terra, il grande foyer ed, al primo livello, una balconata notevolmente ridimensionata ed una seconda sala ridotta, attualmente non presente. Il solaio lungo il lato in cui si affaccia la casa Merello, invece, non verrà demolito, ma ristrutturato e rifatta la impermeabilizzazione e la pavimentazione.
Come meglio evidenziato nell’allegata relazione geotecnica, le fondazioni sono realizzate su roccia e le murature portanti in forte spessore in pietrame sono in buono stato di conservazione. È stata comunque prevista una bonifica delle strutture orizzontali e verticali, in cattivo stato di mantenimento, in parte attraverso interventi di recupero ed in parte attraverso la completa ricostruzione delle stesse.
I locali impianti, situati a quota – 5,35, sono ubicati adiacenti alla torre scenica. La loro localizzazione rende necessaria la realizzazione di un muro in c.a. adiacente alla torre scenica la cui fondazione si trova ad una quota superiore.
La copertura della torre scenica, attualmente costituita da un tetto a falde, sarà realizzata da un nuovo solaio piano sul quale saranno alloggiate le unità esterne di termocondizionamento. Per la torre scenica è previsto un irrigidimento strutturale costituito da pilastri e travi, peraltro necessario per appoggiarvi sia il graticcio di servizio degli apparati scenici e di tutte le attrezzature specialistiche, sia la copertura, che le passerelle di raccordo e servizio necessarie per l’accesso a tutte le terrazze dell’edificio.
Proprio attraverso le passerelle sistemate nella torre scenica si potrà arrivare a tutte le terrazze ed anche alla passerella tecnica ubicata sopra il controsoffitto della sala principale al fine di poter effettuare le manutenzioni necessarie.
Sono inoltre previsti interventi radicali sulle finiture per assicurare la perfetta efficienza dell’organismo edilizio, con rifacimento degli intonaci, rivestimenti, pavimentazioni, coibentazioni ed impermeabilizzazioni, infissi etc.
Interventi funzionali
Il progetto ha comportato la completa rielaborazione dei nuovi schemi distributivi e funzionali, prevedendo un sistema diversificato di accessi e la netta separazione dei percorsi per il pubblico da quelli di servizio per gli attori, il personale e le maestranze. Sarà consentito inoltre il carico e lo scarico diretto dei materiali tecnici di scena al retropalco ed al contiguo magazzino.
L’ingresso principale per gli spettatori sarà dalla Via De Magistris, in modo da poter disporre di un’ampia area esterna coperta da un porticato e di un accesso veicolare protetto, allontanandolo dall’elevato traffico del Viale Trento.
In corrispondenza dell’ampio atrio del Teatro sarà realizzata la biglietteria, sempre accessibile, il guardaroba ed un sistema di percorsi che conducono verso il foyer con il bar e verso la sala principale.
Sempre al piano terra, sul lato prospiciente il Viale Trento, è inoltre previsto un secondo atrio ed una saletta Vip.
L’esigenza di una piu’ corretta percezione della scena da parte degli spettatori ha comportato la necessita’ di diminuire la lunghezza della sala e di rimodellarne il profilo altimetrico, realizzando una platea a gradini degradanti verso il palco.
Il progetto definitivo prevedeva per la platea un dislivello, tra il palco ed il pavimento della platea stessa, pari a 1,20 mt. Inoltre le prime quattro file di poltrone risultavano essere posizionate in piano e quindi tutte alla stessa quota. A partire dalla 5° iniziavano i rialzi realizzati mediante gradini di 12 cm per ogni fila di posti.
Anche nella galleria era previsto il rialzo mediante un gradino da 12 cm per ogni fila di poltrone.
Nelle logge, invece, erano previste delle poltrone sistemate tutte alla stessa quota di pavimento. Nella 2° sala il progetto prevedeva la distribuzione delle poltrone in doppia fila per ogni gradone con dislivello di 12 cm per ognuno di essi.
Tali situazioni determinavano una visibilità non ottimale e pertanto si è ristudiata la curva di visibilità al fine di migliorarla.
In particolare la curva di visibilità della platea è stata determinata attraverso un procedimento grafico in base alla linea di visuale.
Per fare ciò si è determinata per prima cosa l’altezza del proscenio. Di norma questa varia tra un massimo di 1,10 mt e un minimo di 0,70 cm circa. Nel progetto è stata assunta una altezza di 1,01 mt. e il pavimento della platea è stato abbassato di 4 cm rispetto al progetto definitivo.
Fissata l’altezza del proscenio, si è determinato il punto “P” dell’orizzonte, che è l’intersezione tra il piano di pavimento del palco e la verticale sul boccascena e di norma si trova a circa 4,00/5,00 metri dal proscenio. Pertanto, anche se nel nostro caso, tale punto si trova a circa 2,65 dal proscenio data la scarsa profondità del proscenio stesso, si è comunque considerato il punto “P” ad una distanza di 5,00 mt.
I parametri adottati per la costruzione della curva di visibilità possono essere variati sia in altezza che in profondità e ciò determina varie soluzioni di rialzo della curva stessa.
Determinati questi parametri si è passati alla costruzione della curva di visibilità (vedi Tav. B13d).
Essa scaturisce, graficamente, dal collegamento del punto“P” con il punto di rialzo dell’occhio (12 cm) della prima fila e successivamente, dal collegamento del punto “P” con il punto di rialzo dell’occhio (12 cm) della 3 fila, della 5° fila, della 7° fila etc, partendo dal presupposto che lo spettatore sieda tra i due spettatori che stanno davanti e che quindi occorre garantire la sopraelevazione necessaria (12 cm) ogni due file.
La costruzione sopra descritta è stata sviluppata anche per la galleria. Le considerazioni svolte per la platea valgono ovviamente anche per la galleria. Nella tavola B13d è individuato il relativo profilo.
Lo stesso problema di visuale esisteva anche nella 2°sala. Anche in questo caso è stata effettuata la costruzione della curva di visibilità per gli spettatori sollevando il calpestio del palco di 68 cm rispetto a quello previsto e individuando il punto “P” tra l’intersezione di un piano passante a 2,00 metri di profondità dal palcoscenico con il piano parallelo al palcoscenico posto ad altezza di 40 cm.
La visibilità planimetrica, ovvero la larghezza dello spazio per gli spettatori, è stata calcolata, come la norma prevede, prendendo un punto “P”, posto ad una distanza dal proscenio pari a due volte la larghezza del boccascena e successivamente unendo lo stesso punto “P” con due rette passanti per il boccascena. Il cono che viene a definirsi costituisce lo spazio all’interno del quale vanno inserite le poltrone per gli spettatori, avendo già messo in conto che una piccola parte di palcoscenico non può essere vista dai posti laterali (tav. B13d).
Questa costruzione determina,nel progetto approvato, che le prime due logge ed alcune poltrone laterali della platea,escono dal cono di visuale per cui in questi casi si ha una visuale ridotta del palco.
I posti a sedere, a seguito della modifiche apportate negli elaborati grafici, risultano nella platea di 594, nella galleria di 134, nelle logge di 24, mentre nella seconda sala risultano esserci 198 posti.
La soluzione ipotizzata per la sala principale comporta che nel foyer si debba realizzare una scalinata costituita da 4 alzate per poter arrivare alla quota di ingresso della platea.
Al primo piano dove sarà realizzata la seconda sala da 198 posti è previsto anche un piccolo foyer, un secondo bar ed una sala polifunzionale con annessa ampia terrazza per le eventuali attività all’aperto. La seconda sala sarà anche dotata di adeguato locale per le traduzioni simultanee ubicato in fondo alla sala fronte palcoscenico.
I camerini e gli spazi di servizio per gli attori ed il personale sono in continuità del palco principale e prevedono un accesso dedicato dal Viale Trento. Analoghi spazi sono previsti dietro il palco della sala ridotta.
Altri ambienti tecnici e di magazzinaggio saranno localizzati sul fronte cieco verso il confine con la proprietà Merello; in tale zona non si modificheranno i solai esistenti che, al livello della terrazza, costituiscono servitù a favore del citato confinante.
Al secondo livello del fabbricato, nel lato sul viale Trento, saranno ubicati gli uffici per le compagnie teatrali, mentre, nel lato interno in corrispondenza della biglietteria, troveranno posto gli uffici amministrativi del teatro.
In tutto il fabbricato sono stati previsti nuovi collegamenti interni con scale ed ascensori ed idonei blocchi di servizi igienici per il pubblico, differenziati da quelli per il personale.
Nel rispetto delle normative e’ stato completamente ristudiato l’andamento dei percorsi delle vie di fuga e sono state adeguate le uscite di sicurezza anche in relazione a quanto richiesto dai VV.FF. a tale proposito si rimanda all’apposita relazione tecnica.
Nell’area cortilizia resa libera all’angolo tra la via De Magistis ed il viale Trento sono stati previsti nel sottosuolo, i locali destinati alle centrali per gli impianti tecnologici e la relativa copertura piana carrabile consentirà la sosta di alcune vetture di servizio.
Il progetto è stato anche adeguato alle richieste avanzate dall’ASL sul progetto definitivo; in particolare si è previsto per i due camerini, privi di aerazione naturale, un lucernaio posto in copertura apribile elettricamente; si è previsto l’antibagno spogliatoio nel servizio per il personale del Bar al primo piano, mentre nel Bar al piano terra è stato previsto sia l’antibagno spogliatoio che il locale bagno per il personale. Inoltre sono stati previsti i lavandini nei camerini privi di servizio e si è ottemperato a quanto richiesto dalla Amministrazione Comunale con la nota del 18/01/2005 prot. 5543.