Reportage

La Festa di Sant'Efisio: tra fede e folklore

Autore: Francesca Palmas,
5 maggio 2008, 17:57
I partecipanti alla festa, le tradizioni e le emozioni legate al Santo.
L'Alter Nos 2009 Franco Masia
L'Alter Nos 2009 Franco Masia

L’ALTER NOS: IL RAPPRESENTANTE DELLE ISTITUZIONI

L’Alter Nos è la figura che incarna il connubio tra religiosità e municipalità. Ai tempi della monarchia (spagnola prima, sabauda poi) era il Vicerè, “l’Altro Noi”, che, in rappresentanza del re, sfilava per la festa di Sant’Efisio. Oggi, invece, è un membro dell’Amministrazione Comunale.
Ma l’Alter Nos ha anche altri compiti oltre quello di rappresentanza. Insieme ai confratelli dell’Arciconfraternita del Gonfalone è colui che aiuta gli indigenti votati al Santo. In tempi più remoti l’Alter Nos dava un pacco ai bisognosi, ma con l’avvento della televisione, per evitare riprese poco discrete di chi soffre situazioni difficili, i confratelli riservano un trattamento più discreto il due Maggio, lontano dalle telecamere.
La scelta dell’Alter Nos è a discrezione del Sindaco che gli conferma la nomina in Aprile. Dalla nomina in poi il prescelto si dedica alle lezioni di equitazione, alla scelta degli accessori per il frac che viene cucito su misura e soprattutto inizia a prendere parte alle manifestazioni dell’Arciconfraternita, calandosi nel ruolo che gli spetta.
Il primo Maggio i mazzieri, accompagnatori ufficiali delle più alte cariche cittadine, vanno a prendere l’Alter Nos a casa e lo conducono in Municipio al cospetto del Sindaco. Qui avviene l’investitura ufficiale di fronte alla Guardiania, composta dai rappresentanti delle diverse classi sociali cagliaritane, e a tutte le personalità civili e militari che indossano la fascia tricolore nazionale. Il Sindaco decora l’Alter Nos con il “Toson d’oro”. Questo gioiello è il simbolo della devozione dei cagliaritani verso la monarchia spagnola, che preferì donarlo a Cagliari piuttosto che a Sassari. Sul Toson d’oro spiccano le effigi delle torri e della croce sabauda. Decorato da questo gioiello e fasciato dal tricolore, l’Alter Nos si avvia verso la chiesa di Sant’Efisio dove alle undici si svolge la messa solenne in suo onore. Durante la messa,cantata in latino, viene consacrato religiosamente e finalmente racchiude in se i due aspetti della festa: quello civile e quello religioso.
Il rappresentante della municipalità segue il cocchio del Santo anche nelle tappe extracittadine fino al ritorno il 4 Maggio nella chiesetta di Sant’Efisio.

Si ringrazia per la collaborazione il Sig. Ignazio Costantino.