Francesco De Pinedo nasce a Napoli il 16 febbraio 1890. Nel 1908 entra all’Accademia Navale e nel 1911, con il grado di Guardiamarina, si imbarca sulla nave ammiraglia “Vittorio Emanuele”. Partecipa alla Guerra Italo-Turca e durante la Grande Guerra, da Tenente di vascello,prende parte a numerose azioni belliche. Nel 1917 frequenta, a Taranto, la Scuola di pilotaggio idrovolanti dove consegue il brevetto militare. Nel 1921 viene inviato a Costantinopoli e l’anno successivo assume il Comando Aeronautico nel Basso Tirreno. Nel 1923 transita nei ruoli della Regia Aeronautica.
Nel 1924, promosso Tenente Colonnello,assume l’incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Aeronautica. Dal 20 aprile al 7 novembre del 1925, insieme al motorista e copilota Ernesto Campanelli, compie la Crociera Sesto Calende-Melbourne-Tokio-Roma, su idrovolante S.16 ter, mentre data al 1927 la crociera delle due Americhe, effettuata con il Maggiore Carlo Del Prete e il motorista Vitale Zacchetti. Dall'ottobre 1928 all'agosto 1929 è Sottocapo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica e nel’28 comanda la Brigata Aerea nella Crociera del Mediterraneo Occidentale. Nel 1929 organizza e prende parte alla Crociera Aerea del Mediterraneo Orientale. In quello stesso anno, motivi di acuta incompatibilità con Italo Balbo, lo portano a presentare le dimissioni a Mussolini, che le accetta. Dal 1929 al febbraio 1933 è Addetto aeronautico a Buenos Aires. Il 1 ottobre di quell’anno lascia il servizio attivo e si reca negli Stati Uniti, con il progetto di battere il record mondiale di distanza sul percorso New York-Bagdad. Perde la vita il 2 settembre 1933, sulla pista dell’aeroporto di Floyd Bennet, per il mancato decollo del suo Bellanca, col quale si accingeva a compiere il volo record. La salma viene rimpatriata con il sommergibile «Balilla», impiegato in appoggio alla Crociera Aerea del Decennale.