TDM 2000 offre diversi percorsi formativi utili alla crescita sia personale che professionale dei suoi associati. La formazione, in senso specifico, riguarda [per esempio] progetti di impiegabilità e formazione all'imprenditoria giovanile, con i quali vengono forniti strumenti concreti, spendibili “sul campo”.
Ma formazione significa anche imparare a convivere in un ambiente multiculturale, sapersi aprire e adeguare alla vita, alle regole, alla cultura di un altro paese. Queste capacità, acquisite durante delle esperienze di lavoro all'estero si tramutano implicitamente in competenze specifiche.
Finiti i tempi in cui il proprio lavoro si limitava alle quattro pareti della propria attività, o alla piccola rete economica nella quale si era inseriti, nel mondo globale di oggi, è fondamentale -spiega il responsabile delle attività internazionali, “poter offrire ai ragazzi del nostro Territorio gli strumenti per saper guardare al di là della scatola; 'Think out of the box!'”. L'impegno della Terra Di Mezzo 2000 per l'Isola è tangibile, continua Gaviano: “il 95% dei volontari inviati all'estero sono sardi”. Un dato come questo la dice lunga sia sulla 'mission', sia sull'operato di una associazione che si costituisce ponte per collegare i giovani sardi con il resto del mondo. Spianando loro la strada verso il resto del mondo, TDM 2000 supera i confini geografici che sovente separano il nostro territorio da realtà che hanno da offrire tanto in termini di cultura e competenze. Contemporaneamente il lavoro di tessitura di relazioni internazionali si traduce in pura promozione della Sardegna.
Lo scambio bilaterale basato sull'acquisire competenze estranee all'Isola e sull'esportazione del “know how” regionale è lo scopo per il quale è stata costituita TDM 2000.
Il servizio di volontariato europeo è inquadrato nel programma della Commissione europea 'Erarsmus Plus'.
-Cosa rimane dopo un'esperienza di servizio volontario?
Partendo dal presupposto che “ogni esperienza fa storia a se”, sottolinea Il responsabile alle attività internazionali, il comune denominatore di queste esperienze è l'arricchimento. Chi parte alla volta di un paese straniero come volontario impara un lavoro, scopre una vocazione e ha l'opportunità di specializzarsi in quella che potrebbe diventare la propria professione. Federico Gaviano stesso ha concepito il suo primo progetto nell'ambito del programma europeo 'Youth in Action' proprio mentre svolgeva il suo servizio di volontariato della durata di un anno in Estonia.
A parte le competenze specifiche che si acquisiscono a seconda dell'ambito in cui si opera, e l'apprendimento (o miglioramento) di una o più lingue straniere, sono le competenze trasversali le gemme di queste preziose esperienze: imparare a rapportarsi con una cultura diversa, sviluppare il concetto di gestione del tempo in rapporto allo spazio circostante, apprendere nuovi approcci alla risoluzione di problemi e conflitti con i quali, non ci si sarebbe mai potuti confrontare senza “uscire dalla scatola”.
Tutto ciò si traduce in un bagaglio di competitività e formazione.
Con questi nuovi strumenti, un ragazzo sardo può confrontarsi “petto in fuori” con il mercato mondiale del lavoro, e magari [si auspica], che eserciti dalla sua stessa isola, forte di aver fatto propri: il multilinguismo, un 'problem solving' fuori dal comune e una visione scevra da paraocchi di quelle che sono le infinite possibilità di realizzazione.
L'impegno dietro i risultati: “Come si lavora nell'Associazione?”
Dare l'opportunità a un ragazzo di accedere a un soggiorno all'estero implica un importante impegno dal punto di vista amministrativo e burocratico. L'ufficio di via Roma 93, a Cagliari della TDM 2000, non conosce orari. “Spesso facciamo la notte” dice Gaviano con un sorriso compiaciuto. Croce e delizia: lavorare nel campo della propria passione e in un ambiente in cui si è anche amici tra colleghi, implica dedizione e reperibilità costante (anche in vacanza).
Senza contare il tempo trascorso in viaggio per incontrare le numerose associazioni partner ubicate nei quattro angoli del globo, scadenze, contabilità e imbastimento di documentazioni per i viaggi dei volontari, costituiscono la routine dei ragazzi che lavorano nell'Associazione.
Per poter partecipare ai programmi della UE è fondamentale avere un team di professionisti che sia in grado di rispondere correttamente ai bandi europei.
“Qual è l'importanza del lavoro svolto dalla TDM 2000 per una città come Cagliari?”
Da un punto di vista critico, Cagliari si trova nella posizione di essere una città che assurge a essere un polo di opportunità, ma si trova al contempo, confrontata al fenomeno di dispersione giovanile.
“Il futuro non è andare via da qui” risponde preoccupato Gaviano, facendo riferimento proprio alla missione che ha animato la costituzione dell'Associazione di cui è membro nel direttivo. TDM 2000 si impegna per offrire un confronto, lo scopo di inviare i nostri ragazzi all'estero è quello di fargli acquisire modelli imprenditoriali e lavorativi differenti e-o mancanti sul Territorio. Allo stesso tempo, si dà ai volontari l'opportunità di offrire le proprie competenze in un altro paese, valorizzando le peculiarità tipiche delle capacità della Regione di provenienza.
Pensare fuori dalla scatola significa proprio 'non limitarsi': sia nell'apprendimento sia nella messa in pratica di ciò che si apprende.
Terminato un primo processo di formazione internazionale, sta ai ragazzi, una volta rientrati a casa, capire come meglio spendere le proprie competenze a favore loro e del loro Territorio.
In aggiunta al discorso sulla formazione professionale dei giovani, TDM 2000 è anche un motore economico, non solo per la città di Cagliari ma per l'Isola intera. Ogni anno, in occasione dei diversi incontri multiculturali che regolarmente si svolgono nella città natale dell'Associazione, TDM 2000 attira in Sardegna migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo facendosi vetrina di un 'turismo interculturale sostenibile'. Oltre ai meeting di lavoro, TDM 2000 promuove anche un'altra rilevante attività di promozione del territorio: la 'Summer Week'.
Incontro dal sapore vacanziero, la “settimana estiva” made in TDM 2000 da 16 anni genera un movimento economicamente non trascurabile per l'Isola con i suoi oltre 200 partecipanti da tutto il mondo che ogni anno si danno appuntamento per sette giorni a Cagliari, da cui poi partono alla scoperta dell'Isola intera. Lo scopo della Summer Week è duplice: promuovere il territorio e favorire gli incontri interculturali.
Gli effetti della sette giorni estiva si contabilizzano sul lungo termine. Oltre la settimana di permanenza, i partecipanti stranieri a cui le nostre bellezze naturalistiche, culturali e gastronomiche conquistano il cuore come un sortilegio, si ritrovano a ritornare per dover curare l'astinenza da Sardegna; astinenza che può essere procurata solo da un’esperienza ben confezionata.
Il registro di TDM 2000 conta dei ritorni regolari, annuali, di ragazzi che scelgono di condividere il nostro paradiso con la famiglia e gli amici; persone che a loro volta, come in un circolo vizioso, non riescono a fare a meno di ritornare in Sardegna alla ricerca della propria esperienza più intima nella “paradisola”, la stessa, che una settimana all'anno viene offerta al mondo da un gruppo di ragazzi di Cagliari.