Reportage

Associazionismo giovanile e riqualificazione territoriale

Autore: Matteo Nieddu,
13 gennaio 2016, 12:08
Radiografia di un'associazione cagliaritana presente in 19 nazioni

15 anni di attività

Un bilancio
A cosa equivalgono 15 anni di attività? Rivolgendo al presidente Frongia la richiesta di un bilancio sui numeri importanti che hanno contrassegnato questo quindicennio di lavori, Luca ha risposto: “Abbiamo fatto da zero a mille”, sottolineando che non è comunque tempo di adagiarsi, anzi, ci si deve rimboccare le maniche per accorciare ulteriormente le distanze con i paesi con i quali non si è ancora collaborato e affrontare programmi sempre più grandi e reticolati.
“Da zero a diciannove” in otto anni: 'Terra Di Mezzo 2000' nata nell'omonimo anno, ha dato vita nel 2008 a 'TDM 2000 International' presente in 19 nazioni e con sede a Cagliari.
Summer week: da 16 a 200 partecipanti provenienti da tutta Europa (e non solo), in 15 anni di promozione territoriale.

Da un punto di vista economico, il Presidente fa un breve sunto delle proporzioni assunte oggi dalla sua Associazione: “Dai micro budget ancora in lire, con i quali bisognava fare i conti per riuscire a realizzare i primi progetti siamo passati a gestire finanziamenti da 150mila euro come quelli del programma Leonardo Da Vinci.” Oltre i numeri, precisa Frongia, ciò che conta soprattutto è “il senso del network”, il lavorare assieme con altre associazioni per contrastare i sentimenti di campanilismo che sovente, animano lo spirito imprenditoriale e [poco]collaborativo dei diversi attori economico-politici dell'Isola.

Opportunità di crescita
Se per quanto riguarda TDM 2000 il Presidente si dimostra soddisfatto dei risultati ottenuti, è però la dimensione globale a fargli alzare gli occhi al cielo. Apprezzando l'insieme del lavoro svolto da tutte le associazioni presenti in Sardegna, emergono una serie di facilitazioni ancora non coglibili.
Le opportunità di cui avrebbe bisogno l'associazionismo per rinforzare gli interventi di riqualificazione del Territorio, dal punto di vista culturale-formativo sono diverse, e rappresentano un frontiera ancora inesplorata.
Snellimento burocratico e coinvolgimento amministrativo sarebbero il “Gral” da conquistare.

“Di quali opportunità avrebbe bisogno l'associazionismo per rinforzare gli interventi di riqualificazione del Territorio, dal punto di vista culturale-formativo?”

L'Unione europea sta fornendo attualmente un buon esempio di snellezza a livello di vincoli burocratici attraverso le modalità con le quali realizza le politiche giovanili. Una burocrazia pragmatica e orientata alla massimizzazione del coinvolgimento piuttosto che alla formulazione di vincoli di esclusione alla partecipazione, rappresenta l'esempio da seguire.
Questo modello di agevolezza funge da spunto per fare “una riflessione su come viene ancora fatta la politica a livello locale”, ha spiegato Frongia in una sua considerazione su come attualmente, l'esempio internazionale sia un passo avanti rispetto alla gestione locale, non ancora sufficientemente elastica.

Il Presidente riporta nel concreto l'esempio dei vincoli burocratici che filtrano la partecipazione ad alcuni bandi regionali, per i quali, nonostante TDM 2000 abbia i requisiti per accedervi, è inevitabile non pensare a tutti coloro che ne restano esclusi per via dei rigidi requisiti richiesti.
Assieme alle facilitazioni, dall'Unione europea parte anche l'esempio della valorizzazione all'educazione non formale, uno strumento formativo ancora poco accreditato dalle pubbliche amministrazioni che tuttavia conta numerosi risultati concreti in termini di sviluppo economico.
Ancora, parlando in termini di opportunità, il Presidente fa presente che una mossa vincente sarebbe rappresentata dalla “costituzione di un 'pull' di progettisti provenienti dalle associazioni, riuniti per coadiuvare le amministrazioni locali nelle politiche giovanili”. I benefici di una collaborazione di questo tipo avrebbero una ricaduta diretta su svariati fronti, nei quali, istituzioni e associazioni lavorano contemporaneamente; come per esempio: impiego, formazione, dispersione giovanile, mobilità e imprenditoria. Settori importanti, dove le associazioni hanno da offrire competenze specifiche.