Strumento di remota origine araba, così come l'ancora più antico liuto, il mandolino (termine che, con tutta probabilità, fa riferimento alla mandorla, alludendo alla somiglianza di forme tra il frutto e lo strumento) fa parte della tradizione musicale italica, sia colta che popolare, sin dal Medioevo.
In Sardegna esiste, dalla fine dell'Ottocento, una importante tradizione che tramanda lo studio e la diffusione di questo strumento e dei suoi “fratelli”, quali mandole, mandoloncelli e chitarre, attraverso tutta una serie di “Circoli Mandolinistici”, alcuni dei quali hanno raggiunto una chiara fama grazie all'abilità dei propri musicisti, i maestri Giuseppe Anedda e Ferruccio Cornacchia tra gli altri.
Ebbene, eredi di questa prestigiosa tradizione sono i membri della associazione culturale no-profit chiamata “Accademia mandolinistica della Sardegna”, le cui principali parti solistiche sono andate a confluire nel “Quartetto di mandolini”, ovvero, i protagonisti della seconda serata in musica proposta e offerta dalla biblioteca comunale di via Newton.
Il concerto si terrà il 2 Gennaio, a partire dalle ore 21 e prevede un repertorio che va dalle musiche di autori colti della tradizione classica, quali Vivaldi, Cimarosa, Pachelbel, Bellini, Mozart, alla migliore produzione folk sia nostrana che estera, rielaborate con gusto e sapienza dal Quartetto.
Come da programma, la serata sarà un'occasione per conoscere qualcosa di più sulle musiche proposte, sull'epoca storica in cui vennero composte e sulla storia del mandolino, ovviamente. Il tutto sapientemente spiegato al pubblico dagli artisti stessi.
Ingresso libero.
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