Eventi

Kyber festival “Le meraviglie del possibile”

Autore: Fabio Marceddu,
19 gennaio 2015, 09:48
Conferenza Fenomenologia della Performance

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti" (C.Pavese -La luna e i falò).

Uno spazio ci vuole, foss' anche virtuale, ma è pur sempre necessario.

Si è aperta all'interno del nuovo spazio Open Scena Concept di via Newton a Cagliari, la conferenza organizzata dalla compagnia spin off, Kyber dell' Aquilone di Viviana.

Uno spazio che grazie al coraggio della suddetta compagnia rappresentata da Ilaria Nina Zedda e Marco Quonda Matteo, mira a diventare un polo culturale delle nuove tecnologie applicate all'arte in un quartiere che all'indomani del trasferimento della Biblioteca Comunale, risultava svuotato di Presidi culturali.

L'Assessore regionale Firinu ha individuato nella scommessa di una compagnia teatrale che concerta pubblico e privato per far fronte alle esigenze di un “mercato” culturale vittima anch'esso della crisi, i presupposti per un rilancio e per un “altrove” possibile, che sia da guida anche per le esperienze future.

Così il festival diventa “Le meraviglie dell'impossibile che diventa possibile” , festival unico in Italia (a parte una piccola rassegna nella città di Bergamo) che sposa l'arte, il teatro e le nuove tecnologie.

Un festival che appare all'avanguardia in Italia, ma che si allinea con le ormai consolidate esperienze europee e internazionali.

Lo spazio necessario, diventa quindi una fucina permanente di idee e spazi virtuali e/o reali.

Se per Ilaria Nina Zedda il loro e il nostro futuro è il teatro, anche per l'Assessore alla Cultura Enrica Puggioni, questa è una delle direzioni da percorrere.

Una concomitanza di idee dove anche i percorsi fatti durante i mesi di avvicinamento alla possibilità che Cagliari diventasse la Capitale della Cultura nel 2019, non sono andati persi ma bensì divenuti parte integrante del Festival delle Meraviglie.

Così gli incontri hanno permesso il dialogo fra parti distanti che sono diventati gli interlocutori necessari per la realizzazione dell' evento.

La Sardegna è stata nella seconda metà degli anni novanta una piccola Silicon Valley, queste risorse che si sono potute sviluppare anche grazie al CRS4, voluto dal Premio Nobel Carlo Rubbia e da altri soggetti privati (Università, Accademia di Belle Arti), per la prima volta si sono incontrate e hanno collaborato insieme.

Questa concertazione durante la conferenza ha visto tra gli altri Massimo Deriu (CRS4) illustrarci i campi di applicazione che dalla ricerca scientifica traslano al quotidiano, l'incontro fra il reale e il virtuale, nell'interazione Uomo/Macchina;

mentre la dottoressa Eirini Nedelkopoulou - Lecturer in theatre, York St John Universityau (autrice di KME compagnia ospite del Capodanno Cagliaritano 2014/2015) ha parlato del processo tecnico creativo che sta alla base di quel che diventa poi nell'applicazione “socialità condivisa”.

Un momento possibile in uno Spazio Possibile, dove gli stessi concetti di Spazio e tempo appaiono obsoleti e l'unica cosa certa è la ricerca sincretica di varie entità che concorrono insieme nella “fenomenologia della Performance”.

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