Reportage

La storia, l'acquacoltura e le risorse del complesso ecosistema adiacente a Cagliari.
Laguna di Santa Gilla e ingresso al mare
Laguna di Santa Gilla e ingresso al mare

L'acquacoltura

Il Consorzio Ittico Santa Gilla ha sempre realizzato varie sperimentazioni e varie produzioni di acquacoltura.

Mitilicoltura
Nella Laguna di Santa Gilla, la mitilicoltura è l'attività preponderante e viene esercitata in maniera pressoché continuativa, sia perché si tratta di una zoo coltura (il Mitile trova nelle acque lagunari il suo nutrimento in maniera naturale) sia perché nelle sue acque è presente un seme di ottima qualità, che non si trova in altri impianti italiani, costretti ad importarlo o a produrlo artificialmente nello schiuditoio (che tra l’altro, come già affermato in precedenza, a Santa Gilla è chiuso).

Ben visibile dal ponte de La Scaffa, l'impianto di allevamento di Mitili (di tipo long-line a monoventìa), occupa una superficie di circa 5 ettari, compreso tra lo sbarramento e la bocca a mare, pari solo ad un decimo di quanto previsto dalla stesura originaria del "Progetto di ristrutturazione a fini produttivi della laguna Santa Gilla in Cagliari" (FIO '84).

L’allevamento di Mytilus galloprovincialis, detto comunemente “cozza” avviene attraverso periodici diradamenti e reincalzamenti del seme in reste di dimensioni maggiori.

Le principali difficoltà che il mitilicoltore incontra a Santa Gilla sono riconducibili a “furti” umani e di predatori, alla presenza di malattie, biotossine ed anche alle avverse condizioni meteorologiche.

Ostreicoltura
Utilizzando lo stesso impianto per la mitilicoltura, ma con l'utilizzo di ceste in plastica in PVC, forate per facilitare gli scambi con le acque lagunari, il Consorzio ha portato a termine con discreto successo sperimentazioni di ostreicoltura.

Negli anni 2003-2004 è stata sperimentata la reintroduzione di Ostrea edulis (detta anche ostrica piatta), il cui seme è presente in laguna in pochi banchi naturali e nel 2004 è stato sperimentato l'allevamento di Crassostrea gigas (detta anche ostrica concava), il cui seme era stato acquistato da uno schiuditoio di riproduzione artificiale inglese.

Venericoltura
Pur in assenza di "orti del mare", il Consorzio ha realizzato interessanti sperimentazioni di venericoltura: alcune senza successo (negli anni 1996-97) sulla crescita di Tapes philippinarum (detta anche vongola verace filippina); altre con risultati positivi sull'introduzione di Tapes decussatus (detta anche vongola verace nostrana).

Prima di procedere all'allevamento vero e proprio, è stato necessario programmare il quantitativo di novellame da impiegare in modo da non avere densità troppo elevate o troppo scarse nelle caselle di allevamento e pian piano che il seme ha raggiunto la taglia voluta, si sono raccolte le vongole in tutta la zona d’allevamento, dove è stato immediatamente introdotto nuovo seme, e così via non lasciando mai l’area priva di prodotto.

Gambericoltura
Le prime sperimentazioni di allevamento di Penaeus japonicus (detto anche gambero giapponese) furono ostacolate dall'alluvione del 1999 che compromise parzialmente la funzionalità dei bacini d'allevamento e rese inutilizzabile il canale per l’immissione dell’acqua. Una volta ultimati i lavori per il ripristino dei canali di approvvigionamento e scarico delle acque dei bacini e realizzate tre “vasche pensili”, il Consorzio portò a termine con successo una nuova sperimentazione nel 2004.

In entrambi i casi, le postlarve da “seminare” vennero fornite a titolo gratuito dal Ce.P.Ri.Ga.P. (Centro Provinciale per la Riproduzione dei Gamberi Peneidi) di Carloforte (in provincia di Cagliari).

I risultati di questa sperimentazione consentirono comunque di sperare per il futuro in una proficua attività di gambericoltura nella Laguna, ma ebbero soprattutto il merito di rimarcare la volontà e la capacità di un numero consistente di pescatori (circa 45) di portare avanti quest’impresa ampliandola ed estendendola.

Dati gli ottimi risultati conseguiti, il Consorzio si è riproposto di riavviare la sperimentazione in seguito, in attesa che venga realizzata anche l’avannotteria per gamberi (prevista anche nel P.I.A. “6 SUD-Santa Gilla”) nel centro aziendale di “Sa Illetta”.