Reportage

La storia, l'acquacoltura e le risorse del complesso ecosistema adiacente a Cagliari.
Fenicotteri rosa a Santa Gilla
Fenicotteri rosa a Santa Gilla

Tutela di Santa Gilla

Santa Gilla non è solo una “Laguna cagliaritana” o “sarda”, ma è un sito di interesse europeo ed internazionale e, come tale è soggetta a tutela speciale:

- Sito Ramsar. Sin dal 1977, lo Stagno di Cagliari è stato inserito tra le zone umide di importanza internazionale, in particolar modo come habitat per gli uccelli acquatici.

- Montreux Record. Nel 1990 a Montreux (in Svizzera), in occasione della Quarta Conferenza delle Parti Contraenti, lo Stagno di Cagliari e lo Stagno di Molentargius sono stati inseriti tra le zone umide di interesse internazionale da monitorare perché le loro caratteristiche ecologiche sono cambiate, stanno cambiando o verosimilmente cambieranno.

- Zona a Protezione Speciale (Z.P.S.). Nel 1988 il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste inserì lo Stagno di Cagliari tra le Z.P.S. per la conservazione uccelli selvatici.

- Riserva naturale. Con la L.R. n. 31/1989, recante “Norme per l’istituzione e la gestione dei parchi, delle riserve e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturalistica ed ambientale”, nello Stagno di Cagliari venne prevista l’istituzione della riserva naturale “Santa Gilla”.

- Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.). Nel 1995 la Regione Autonoma della Sardegna ha proposto come S.I.C. “lo Stagno di Cagliari, le Saline di Macchiareddu, la Laguna di Santa Gilla”, sia per la presenza di habitat e di specie di interesse comunitario, anche rare, vulnerabili o minacciate di estinzione, sia per le attività economiche esistenti relative alla produzione del sale (Saline) e alla pesca lagunare.

- Progetto Life Natura "Gilia". Nel 1996 fu approvato dalla Commissione della Comunità Europea il Progetto Life Natura "Gilia" che proponeva un nuovo modello di sviluppo ambientale per la Laguna di Santa Gilla, senza edificare nessuna opera di rilievo e rispettando l’elevato interesse naturalistico del sito, ma che soprattutto richiedeva un'interazione continua tra le Amministrazioni Comunali di Cagliari, Elmas, Assemini e Capoterra, un Comitato Tecnico Scientifico, formato da ingegneri, biologi, zoologi e geologi ed il Consorzio Ittico Santa Gilla, come soggetto attuatore.

- Programma Integrato d’Area (P.I.A.) “6 Sud - Santa Gilla”. Nel 1998, lo Stagno di Cagliari è stato inserito nel P.I.A. “6 Sud - Santa Gilla”, finanziato da investimenti pubblici e privati e finalizzato allo sviluppo locale promosso dalla Provincia di Cagliari con la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna, dei Comuni di Cagliari, Assemini, Capoterra, Elmas, del C.A.S.I.C., delle Società Cooperative “La Peschereccia” e “Consarpesca”, della “Compagnia Opere Civili”, della Società “Zani Acentro” e del Consorzio Ittico Santa Gilla. L'obiettivo era la realizzazione di azioni per il risanamento e la bonifica; la valorizzazione del Villaggio pescatori di Giorgino, de La Scafa e della Quarta Regia; azioni Life Natura ‘96; investimenti produttivi riguardanti produzioni ittiche; due turbine eoliche che consentissero l’apporto di energia elettrica in Laguna; la soglia sfiorante nei pressi delle foci del Flumini Mannu e del Rio Cixerri; impianti ed opere funzionali per la gambericoltura, per l’avannotteria e per l’arsellicoltura; gabbie a mare, barriera costiera, mitilicoltura e vermi saltarello; etc. Tuttora parte degli interventi non sono stati ancora terminati e probabilmente i lavori conclusivi, previsti per il 2005, si protrarranno fino al 2006-2007.