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Mano App: social innovation nel quartiere di Santa Teresa

18 dicembre 2014, 11:57
Cosa hanno in comune una sarta, una cuoca, un giardiniere, un’attrice, un’orafa? Li accomuna il fatto di vivere nello stesso quartiere, di avere dei saperi da condividere, tempo libero a disposizione e di aver accettato la sfida di sperimentare per primi l’app Mano.
Pirri Quartiere Santa Teresa - foto ©ferrando

Una sarta, una cuoca, un giardiniere, un’attrice, un’orafa. Li accomuna il fatto di vivere nello stesso quartiere, di avere dei saperi da condividere, tempo libero a disposizione e di aver accettato la sfida di sperimentare per primi l’app Mano.

Il quartiere è il quartiere popolare di Santa Teresa a Pirri, realizzato negli anni ‘80 e da allora mai dotato di piazze e luoghi di incontro e socializzazione. Solo negli ultimi anni l’ex mercato è diventato un centro sociale e il comune ha realizzato un piccolo campetto da calcio con giochi per bambini.

App Mano - locandina

Mano è l'app per chiedere e offrire aiuto nel tuo quartiere, per svolgere piccole faccende quotidiane. Da una mano per spostare scatoloni durante un trasloco, all'organizzazione di una festa, una social street o un mercatino di quartiere, Mano permette di entrare in contatto con i vicini di casa in maniera rapida e social.

Mano nasce dalla fortunata fusione di due team: da un lato due sviluppatori e un illustratore di Tiscali (Ernesto Puddu, Sergio Picciau e Riccardo Atzeni) dall'altro tre architetti del collettivo Sardarch (Matteo Lecis Cocco-Ortu, Nicolò Fenu e Francesco Cocco). I due gruppi stavano lavorando, senza conoscersi, a due progetti dal modello simile. In pieno rispetto della filosofia di Mano, anziché diventare concorrenti, hanno
unito le forze per dare vita ad un unico, solido progetto collaborativo.

Il prodotto viene presentato in occasione dello Startup Weekend 2014 organizzato da Open Campus, e incontra l'interesse del pubblico per il suo spirito etico.

In occasione della candidatura di Cagliari a Capitale europea della Cultura 2019, il Comune di Cagliari inserisce Mano fra le attività sostenute per la candidatura all’interno del progetto “S’agiudu torrau” e prevede che il quartiere di sperimentazione dei test sia quello di Santa Teresa nella municipalità di Pirri.

“La pratica S’Agiudu Torrau è l’espressione sarda che indica le forme di aiuto reciproco, di condivisione e di scambio di saperi intorno alle comunità. Con questo progetto vogliamo promuovere lo sviluppo di una rete di contatti a livello di quartiere e ricucire il tessuto sociale urbano. Partiremo dalla costruzione di interazioni fra singoli individui basate sull’aiuto reciproco per arrivare, con un sistema di gamification, a collaborazioni di gruppo volte a intervenire collettivamente sulle tematiche sensibili del quartiere migliorandone la vivibilità.”
Dossier di candidatura Cagliari-Sardegna 2019

Durante gli incontri con gli abitanti del quartiere, ospitati dall’ExMè (l’ex mercato di quartiere in disuso oggi trasformato in centro sociale per bambini e ragazzi), il team di Mano ha scoperto che la filosofia del prodotto era già pienamente attiva nell'area. Santa Teresa si è quindi trasformata in un modello virtuoso di collaborazione che Mano ha deciso di raccontare il quartiere con un progetto di comunicazione insieme a un
regista e a due fotografi.

Sabato 13 dicembre è stato il momento d'incontro per tutte le attività legate a Cagliari 2019 nell'area di Santa Teresa e durante l’evento “Santa Teresa Laboratorio Aperto” è stato presentato il primo prototipo di Mano: una web-app con la quale verranno effettuati i test.

Manifamose MaradonaDurante la giornata, tutti gli eventi organizzati da Mano si sono svolti nel pieno rispetto della filosofia collaborativa del prodotto: la mostra fotografica “Mano a Santa Teresa”, frutto del lavoro dei fotografi Stefano Ferrando e Valeria Malavasi, è stata allestita con l'aiuto di volontari esterni al quartiere, che hanno avuto la possibilità di conoscere un'area della città per loro nuova tramite un'azione attiva di partecipazione. Le fotografie, stampate in formato poster, hanno decorato le mura perimetrali e l'ingresso dell'ex scuola di via Santa Maria Goretti, dando all'edificio un nuovo volto e proponendo una nuova funzione all'interno del quartiere.

Il documentario “Santa Teresa: una mano tira l'altra”, diretto da Massimo Gasole, è stato presentato in anteprima agli studenti della scuola media di quartiere Dante Alighieri che hanno poi lavorato insieme all’associazione Cultarch per immaginare una nuova funzione dell’ex scuola di via Santa Maria Goretti.

Il pomeriggio la proiezione presso la Biblioteca comunale del frutto del viaggio che il regista ha compiuto nelle vie e nelle case di Santa Teresa alla scoperta della filosofia collaborativa di Mano e chiusura della giornata con una cena di quartiere organizzata dai protagonisti del documentario con la collaborazione delle attività commerciali del vicinato per offrire malloreddus alla campidanese e un bicchiere di vino rosso. Un debutto in un clima di festa per la app che punta a far riscoprire il valore della condivisione e del prendersi cura dei propri spazi.

I test del prototipo di Mano avranno luogo a Cagliari a partire da Gennaio 2015.

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