LUNEDÌ, 23 GIUGNO 2008
Pagina 20 - Nazionale
LA VISITA DI BENEDETTO XVI
Il pontefice a Bonaria, il programma delle celebrazioni di settembre
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CAGLIARI.Ci vorrà un biglietto per poter assistere alla messa del Papa il 7 settembre prossimo in piazza dei Centomila. Ovviamente gratis. I parroci nelle prossime settimane cominceranno a distribuire questa sorta di “pass”, indispensabile per conoscere con precisione il settore dal quale si potrà partecipare alla celebrazione eucaristica presieduta da Benedetto XVI. L’organizzazione della visita papale è come un puzzle che, giorno dopo giorno, vede aggiungersi elementi che la completano e definiscono, così che sia pronta a reggere l’urto molto forte di un evento destinato, come i viaggi di Paolo VI (1970) e di Giovanni Paolo II (1985), a rimanere nella storia della Chiesa sarda e della città. Il comitato che sovrintende ai preparativi, presieduto da Lucia Baire e da don Emanuele Mameli, d’accordo con i responsabili dell’ordine pubblico, ha già stabilito la prima mappa delle dislocazioni. Nel sagrato della basilica troveranno posto gli ammalati non autosufficienti, i sacerdoti concelebranti, le autorità e il coro che animerà e accompagnerà l’assemblea liturgica. L’altare papale sarà sistemato nello stesso luogo in cui celebrarono i due precedenti “visitatori”, cioè quasi a picco sulla scalinata con vista panoramica sul mare. Uno spettacolo naturale che aveva affascinato Giovanni Paolo II, che, nelle visite “ad limina”, ricordava ai vescovi sardi la suggestiva cattedrale all’aperto, proiettata sul Golfo degli Angeli, dove aveva presieduto la liturgia eucaristica il 20 ottobre 1985. Le altre dislocazioni saranno messe a punto al più presto, anche perché sia la prefettura della Casa pontificia sia i responsabili dell’ordine pubblico locali devono definire il percorso che Benedetto XVI compirà con la papamobile, prima della messa, in mezzo alla folla. Il programma del cerimoniale è in larga misura già dettagliato. Mancano solamente i “ritocchi” dei funzionari vaticani, attesi di settimana in settimana. Sicuramente in questo periodo impegnati a curare i particolari del viaggio che papa Ratzinger farà tra meno di un mese in Australia per chiudere a Sidney, il 19 luglio, la Giornata mondiale della gioventù. Come Paolo VI e Giovanni Paolo II anche Benedetto XVI indosserà i paramenti sacri nella grande sacrestia del Convento di Bonaria. Uscirà dalla basilica preceduto dai vescovi sardi, per salire sulla papamobile che lo porterà tra la folla. Gli organizzatori si propongono di avvicinare il più possibile il Papa ai fedeli, soprattutto a quanti saranno sistemati lontano dal palco, quindi in viale Colombo, viale Diaz, via Bottego. Ci saranno anche megaschermi, ma la forte luce solare disturberà non poco la visibilità. L’auto papale, quindi, verosimilmente scenderà da viale Bonaria, entrerà in viale Cimitero, percorrerà viale Diaz, via Caboto, viale Colombo, ancora via Caboto e viale Diaz, via Bottego, per risalire nel piazzale di Bonaria e avvicinarsi all’altare.
La visita del Papa non solo si organizza materialmente (concorso di ceramica artistica “Arredi sacri nelle celebrazioni eucaristiche”, premio letterario “La figura femminile nella cultura religiosa sarda”), ma si prepara spiritualmente. In queste settimane monsignor Giuseppe Mani, come anche gli altri vescovi sardi, nei vicariati urbani e nelle foranie - articolazioni territoriali delle diocesi - incontra sacerdoti e componenti dei consigli pastorali parrocchiali, per presentare ai fedeli il significato di due grandi appuntamenti pastorali che attendono la chiesa locale: la visita del Papa e il sinodo diocesano. «Benedetto XVI, pastore universale della Chiesa di Cristo, padre spirituale dell’umanità, viene a confermarci nella fede - spiega l’arcivescovo - ad aprirci orizzonti nuovi e a farci sentire fratelli universali». Col sinodo diocesano, la Chiesa cagliaritana, formata dai battezzati, quindi portatori dello Spirito Santo, sarà interpellata da monsignor Giuseppe Mani su alcune fondamentali questioni pastorali. Almeno tre le domande urgenti che condizioneranno l’evangelizzazione dei prossimi anni: come devono essere i laici oggi, come la famiglia, come i giovani, per potersi definire veramente cristiani? Il sinodo è nella fase preparatoria e di studio: se ne parlerà anche durante il convegno pastorale che nei giorni 25, 26 e 27 giugno si svolgerà in seminario. Più che alla “riunione di sacerdoti e di altri fedeli della Chiesa particolare, scelti - come dice il Codice di diritto canonico - per prestare aiuto al vescovo in ordine al bene di tutta la comunità diocesana», le forze e le attese sono concentrate sull’appuntamento del 7 settembre.
Mario Girau