SABATO, 27 FEBBRAIO 2010
Pagina 2 - Cagliari
Comune e Comitato nazionale per il microcredito hanno siglato un protocollo per cittadini e imprese
STEFANIA SIDDI
CAGLIARI. La lotta alla povertà e alla crisi economica e finanziaria trovano una risposta tutta italiana: un sistema misto pubblico privato di microcredito per lo sviluppo locale, che pone al centro gli individui. Grazie al protocollo d’intesa stipulato fra il Comune di Cagliari e il Comitato Nazionale per il microcredito, cambierà qualcosa per cittadini svantaggiati e microimprese cagliaritane.
Fra qualche mese cittadini e microimprese che non hanno garanzie reali da offrire alle banche potranno accedere a un fondo per finanziare idee imprenditoriali anche di piccolissime proporzioni. Anche al livello regionale fra circa due mesi sarà possibile accedere a un fondo per il microcredito, nato dall’accordo fra la Regione Sardegna e la Sfirs e finanziato dal Fondo Sociale Europeo. Se ne è parlato ieri nei locali della ex vetreria di Pirri, dove alla presenza del sindaco Emilio Floris, l’assessore comunale alla programmazione e finanza Antonello Melis e Mario Baccini, presidente del Comitato Nazionale per il Microcredito hanno siglato un protocollo che a breve darà vita a un fondo di garanzia e sviluppo di circa 300 mila euro che servirà a finanziare progetti per un valore variabile fra i 5 mila e il 25 mila Euro. Il target di riferimento saranno le persone in età avanzata fuoriuscite dal mercato del lavoro, donne, giovani, disabili e microimprese, che abbiano idee imprenditoriali non finanziabili attraverso il sistema bancario per mancanza di garanzie. L’unico requisito saranno le garanzie personali. Non si tratterà, però, di donazioni o contributi a fondo perduto. Il capitale ricevuto dovrà essere restituito a un tasso di interesse vantaggioso, etico ma equo e sostenibile, forse intorno all’1 per cento che agirà come moltiplicatore per far crescere il fondo stesso anche di 4 o 5 volte e poter così finanziare nuovi progetti. Il processo di attivazione dovrà seguire però una serie di passaggi che vanno dalla costituzione di uno sportello sul microcredito presso la città dell’impresa, già in parte operante in via sperimentale, all’orientamento, informazione, individuazione di un istituto bancario convenzionato, pubblicazione dei bandi, formazione, tutoraggio e monitoraggio. Il comune di Cagliari è uno dei primi ad avere aderito all’iniziativa sul microcredito ma’obbiettivo è che possa essere esteso a tutti comuni sardi, creando così una rete di coordinamento intercomunale. Intanto però la Regione, con una delibera dello scorso dicembre, ha istituito un fondo microcredito di 50 milioni di Euro a sostegno delle nuove piccole imprese. Si tratta, ha detto Mario Baccini, di un cambiamento epocale non solo nel sistema del credito ma anche nel modo di fare politica, perché si passa dalla logica dell’assistenza a quella della responsabilità.