Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Nelle scuole c’è una buona manutenzione

Fonte: La Nuova Sardegna
1 marzo 2010

SABATO, 27 FEBBRAIO 2010

Pagina 1 - Cagliari

La classifica compilata ogni anno da Legambiente mette al primo posto il capoluogo e boccia Nuoro





Quasi nessun istituto usa l’illuminazione a basso costo

CAGLIARI.Le scuole della Sardegna sono ai primi posti per gli investimenti nella manutenzione ordinaria. Poco incoraggianti, invece, i dati sulla qualità dei servizi e dell’edilizia scolastica per i Comuni capoluogo di provincia. E’ quanto emerge da Ecosistema Scuola 2010, il rapporto annuale di Legambiente sull’edilizia ed i servizi scolastici.
Cagliari è il Comune più virtuoso per la qualità dell’edilizia scolastica (si trova al quarantaseiesimo posto) e per i servizi e le pratiche ecocompatibili (quarantottesimo). Sassari (ottantesimo e ottantaduesimo) e Oristano (ottantaquattresimo) ancora nelle ultime posizioni. Nuoro risulta essere tra i Comuni che sono stati bocciati.
In Sardegna i principali miglioramenti evidenziati dal rapporto riguardano la raccolta differenziata della carta che il cento per cento delle amministrazioni dichiara di praticare, ma inspiegabilmente quasi nessuno utilizza fonti di illuminazione a basso consumo o altre forme di risparmio energetico (0,61 per cento).
Buono il dato sull’adeguamento degli edifici alle norme in materia di accessibilità: è in possesso dei requisiti il 71,43 per cento delle scuole, mentre solo il 16,88 per cento ha già programmato interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Con circa il 62 per cento degli edifici scolastici nati dal 1974 al 2008, la Sardegna si piazza ai primi posti per gli investimenti nella manutenzione ordinaria (ottavo posto) con una spesa media per edificio di 7.790 euro, ma tra le criticità pesa la necessità di investimenti molto ingenti in manutenzione straordinaria (si investono mediamente 11.608 euro per edificio, rispetto ad una media nazionale per edificio di 42.491).
Solo il 7,43 per cento degli edifici è stato sottoposto ad interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi cinque anni ma ancora quasi il 30 per cento necessita di interventi di manutenzione urgenti.