Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sul palco meno politici e più manager

Fonte: La Nuova Sardegna
26 febbraio 2010

VENERDÌ, 26 FEBBRAIO 2010

Pagina 2 - Cagliari

Teatro lirico. I sindacati prima litigano fra loro poi denunciano insieme il buco in bilancio: venticinque milioni 



La proposta unitaria: «Subito un tavolo di concertazione per evitare altri sprechi»



Troppi i lavoratori precari, troppe le consulenze, sbagliati gli investimenti

CAGLIARI. Unità sindacale addio: ora è ufficiale lo scontro tra Cgil da una parte e Cisl e Uil dall’altra sulla gestione del Fondazione Teatro Lirico. La miccia è stata accesa dalla Cgil, con la denuncia, in conferenza stampa, delle “falle” nel sistema di gestione e del disagio dei dipendenti.
Nel pomeriggio è arrivata la contromossa di Cisl e Uil, che hanno accusato i sindacalisti del fronte opposto di essersi eretti oggi a «primi della classe» dopo lo sciopero unitario dei giorni scorsi. Come dire: la conferenza stampa potevamo organizzarla insieme. Così non è stato e ritrovare l’unità non sarà facile.
Comunque archiviata la polemica, rimane una proposta comune: organizzare un tavolo di concertazione per studiare presente e futuro del Lirico. «La gestione delle attività dovrebbe essere più manageriale e meno politica - ha detto Giuseppe Nonnis, della segreteria regionale del sindacato lavoratori della comunicazione Cgil - La Fondazione che gestisce le attività dovrebbe fare più attenzione a come sono impiegati i finanziamenti di Stato, Regione, Comune e Provincia. Ad oggi, giusto per fare un esempio, nel bilancio c’è un buco di 25 milioni. Dai dati che abbiamo raccolto inoltre, abbiamo capito che la Fondazione spende circa 18 milioni e mezzo di euro per pagare dirigenti, consulenti esterni e dipendenti - ha aggiunto Nonnis -. È una cifra considerevole, soprattutto se si considera che su oltre 300 lavoratori, quasi 80 sono precari». Ogni anno, la Fondazione incassa nove milioni dallo Stato, altrettanti dalla Regione, due milioni e mezzo dal Comune di Cagliari e 850 mila euro dalla Provincia. Il sindacato ha puntato il dito anche contro la gestione delle risorse impiegate per l’allestimento delle stagioni. «All’interno del Lirico - ha
ricordato Nonnis - sono accatastate numerose scenografie usate in passato e oggi inutilizzate. Ebbene, per mettere in scena la Boheme sono stati chiamati dei tecnici tedeschi che, al costo di 350 mila euro, hanno costruito in loco le scenografie salvo poi portarle via da Cagliari. È uno spreco che si poteva evitare».
Per il segretario generale Enzo Costa, «la Regione dovrebbe essere più attenta e vigilare sulla gestione della Fondazione considerato che tutte le attività hanno ricadute non solo sul territorio ma, almeno sulla carta, su tutta la Sardegna».
E nel comunicato Cisl e Uil hanno scritto: «Sarebbe assurdo che proprio quando si stanno per completare i lavori del Parco della Musica, la politica voglia rendere marginale l’attività del teatro lirico». (ps)