Molentargius. L'ente non rinnova il contratto ai lavoratori con cinque anni di anzianità e ne assume altri
Da gennaio in venti sono rimasti disoccupati. La Uil: «Non sanno come tirare avanti»
Hanno dedicato cinque anni della loro vita all'ente parco di Molentargius. Un contratto rinnovato di anno in anno fino al 31 dicembre. Poi più nulla: l'agenzia interinale alla quale facevano riferimento i dieci ope-rai specializzati che da due mesi si trovano senza un'occupazione, è stata sostituita da un'altra. L'ente parco, che nel frattempo non ha rinnovato il contratto ai dieci, per garantire gli stessi servizi ha assunto altre persone, in particolare indicate dalla nuova agenzia interinale. Quanto agli altri, «dopo aver dato tutto per il Molentargius - dice il segretario generale di Cpo Uil Sardegna, Abderazak Chabaani - ora sono disoccupati. Qualcuno ha anche figli e non sa come tirare avanti». I dieci che conoscono bene il parco senza poterci più lavorare, hanno la qualifica di operai specializzati. «Ma si prestavano a fare qualsiasi cosa - spiega il sindacalista - un muro, una ringhiera e tutto quello che occorreva per il bene del Molentargius». A gennaio Chabaani ha chiesto un appuntamento con il presidente dell'ente parco, il sindaco di Quartu, Gigi Ruggeri, «ma ancora nessuno ha voluto fissare un incontro ». Accanto ai dieci che vantano contratti reiterati per cinque o sei anni di seguito, c'è anche chi, almeno un'altra decina di persone, ha prestato servizio per un anno e poi non è stato riconfermato. Mercoledì scorso il dirigente della Uil e gli operai con più anzianità sono stati ricevutio dal direttore del parco Molentargius, Marco Loddo: «Ha detto - riferisce Chabaani - che verrà istituito un bando con apposita clausola per garantire la continuità lavorativa ai dieci che dal 31 dicembre sono a casa. Ma non ha specificato quando». ¦ R. M.