GIOVEDÌ, 25 FEBBRAIO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Il Consiglio di Stato dà ragione alla società toscana e la gara nei fatti è riaperta
Nel frattempo chi aveva vinto (la Sa&Go) ha rinunciato alla gestione
CAGLIARI. La partita per il futuro dell’ex ospedale Marino è riaperta. La quinta sezione del Consiglio di Stato ha accolto, in parte, l’appello presentato dall’Istituto Prosperius di Firenze, con gli avvocati Giovanni Cossu e Giuseppe Stancanelli. Il ricorso era contro la sentenza del Tar con cui, nel 2008, veniva confermata l’esclusione della società toscana dalla gara di un anno prima della Regione per il caseggiato-rudere.
Per adesso i giudici hanno depositato soltanto il dispositivo della decisione, per cui non si sa ancora quali parti del ricorso siano state accettate. L’ipotesi più probabile è questa: in appello il gruppo «Prosperius» è stato riammesso tra i concorrenti, mentre nel 2007 era stato escluso dalla commissione aggiudicatrice, per aver presentato una proposta che ipotizzava - secondo i commissari - la trasformazione dell’ex ospedale in una casa di cura e non nel centro benessere previsto dal bando. A questo punto, il Consiglio di Stato potrebbe aver ritenuto o che questa limitazione non fosse prevista o quanto meno “non fosse chiara” nello stesso bando, oppure che il progetto della «Prosperius» non prevedeva l’apertura della contestata e bocciata clinica privata. Soltanto quando sarà depositata la motivazione (a giorni) questo aspetto sarà più chiaro.
Stando però alle poche righe del dispositivo è evidente che adesso è la «Prosperius» a essersi aggiudicata la ristrutturazione dell’ex Marino. Anche perché, nel frattempo, la cagliaritana Sa&Go - la vincitrice sul campo della gara - ha rinunciato per i troppi vincoli della Soprintendenza e del Demanio. Tra l’altro la Sa&Go è stata condannata dal Consiglio di Stato a pagare le spese di giudizio, ottomila euro, ma la stessa società, con gli avvocati Giovanni Contu e Matilde Mura, ha fatto sapere che presto chiederà i danni alla Regione, per il pasticcio dei vincoli comparsi quando aveva già vinto. Come se non bastasse, a rendere ancora più intricata la vicenda ci ha pensato proprio la Regione, che l’anno scorso ha dichiarato deserta la gara vista la rinuncia della Sa&Go e l’esclusione della Prosperius. Ma adesso non è più così: ora c’è un vincitore, la società toscana.