Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In centodieci per la maglia rossoblù

Fonte: L'Unione Sarda
17 febbraio 2010


Corsa indecifrabile, Petacchi candidato al podio finale di Cagliari

Levy Leipheimer, Alessandro Petacchi, Vincenzo Nibali, Stefano Garzelli, Alexander Kolobnev: il cast del Giro di Sardegna è fatto e non è proprio niente male. Tra i centodieci corridori al via della corsa a tappe che scatterà martedì prossimo da Olbia, ci sono i protagonisti di tante corse (e squadre) importanti. Molti dei migliori italiani, alcuni dei grandi protagonisti internazionali, per uno spettacolo tecnico che si annuncia di ottimo livello. Ieri, durante la presentazione a Cagliari, Stefano Pilato (patron di Leisure & Sport) e Salvatore Meloni (presidente della Federciclismo sarda) hanno detto il fatidico «sì», rispondendo finalmente alla domanda che è sulla bocca di tutti, nell'ambiente del pedale: «Ma il Giro di Sardegna si farà»? «Nei due anni di maggiore crisi economica, il Giro è presente in calendario», ha aggiunto Pilato, «questo è il segnale che vogliamo lanciare dalla Sardegna». E, ringraziando le amministrazioni che lo sostengono, ha rinviato ad altra occasione (un question time che si volgerà lunedì a Olbia) gli argomenti legate alle difficoltà organizzative e agli aspetti non specificamente sportivi.
LE NOVITÀ Tra le molte novità della 28ª edizione, una è sicuramente il vincitore. Non sarà Daniele Bennati, primo un anno fa nella tappa Arbatax-Cagliari e nella classifica finale, che proprio l'altroieri è tornato al successo dopo quasi un anno, in Oman. L'aretino ha altri programmi, anche se la sua Liquigas proverà a difendere il successo con Nibali o con i velocisti Sabatini e Guarnieri. La seconda riguarda il percorso, che reintroduce un arrivo in salita, seppure sul dolce pendio dell'Ortobene, nella seconda tappa. La terza riguarda i traguardi volanti, con abbuoni (3", 2", 1") e punti per l'apposita classifica. A proposito, le graduatorie, con relative maglie ispirate alla flora sarda, saranno quattro: generale (maglia rossoblù con la quercia), a punti (rossoblù, ginepro), traguardi volanti (azzurra, orchidea selvatica), montagna (verde, peonia).
SASSARI-OLBIA La novità più importante, però, è fuori dai cinque giorni del Giro: è quella Classica Sarda che ne costituirà la preziosa appendice, sul solco della tradizione della Sassari-Cagliari. Domenica 28 si correrà da Sassari a Olbia, lungo la strada costiera, per 187,6 chilometri. Darà alle squadre un giorno in più di corsa sull'Isola e una chance ulteriore a chi sarà rimasto a bocca asciutta nelle giornate precedenti.
I PERCORSI Secondo consuetudine, il Giro di Sardegna rimane fondamentalmente una corsa per velocisti, ma con un percorso meno scontato. Già la prima tappa, con la salita di Burgos nel finale, dà modo ai coraggiosi di provare a staccare gli sprinter. Ai 922 metri di quota dell'Ortobene, poi, si arriva al termine di un continuo sali e scendi nelle strade di Barbagia. La terza tappa è lunghissima (206 km) e nasconde molte insidie tra Nuoro e Oristano, anche se difficilmente non si arriverà in volata. Nella quarta, da Iglesias a Carbonia, e nell'ultima, sarà più difficile evitare lo sprint di gruppo.
I FAVORITI Nonostante l'arrivo di Nuoro e visto come si è comportato in Calabria, Alessandro Petacchi è il vero favorito della corsa. Ma non è il solo, perché su un simile percorso una sola fuga bene riuscita può far saltare il banco. La Sardegna spera nelle capacità in salita di Stefano Usai, che sarà in gara con la Meridiana-Kamen, e ancor più sulla velocità di Alberto Loddo, che punta alle volate.
CARLO ALBERTO MELIS

17/02/2010