provincia Il presidente Graziano Milia
Il presidente della Provincia - che tra le varie cariche ha pure quella di assessore al personale - Graziano Milia non nasconde lo stupore: «Il cartellino? Pensavo che ce l'avessero. È una norma che il nostro ente ha adottato da tempo».
Invece nella sede di rappresentanza di palazzo Regio, i due impiegati all'ingresso non hanno neanche una targa sulla scrivania. «Non sappiamo dell'obbligo», spiega da dietro il vetro un uomo. «Io non ho mai ricevuto neanche il cartellino, non saprei cosa mettermi addosso», aggiunge una donna. I due però, dicono di essere giustificati: «Qui si riceve solo per appuntamento, non c'è molto pubblico solitamente. Forse da noi non serve». Anche in viale Ciusa non tutti hanno il cartellino, come negli altri enti pubblici della città.
Milia precisa: «Non è una mia responsabilità, l'assessorato dà solo gli indirizzi, al resto ci pensano i dirigenti. Sono loro che devono far rispettare l'obbligo». E forse ci vorrà ancora un po' di tempo. Anche alle Poste, che ormai sono fuori dalla pubblica amministrazione, la norma è stata introdotta una decina di anni fa, ma è applicata in modo diverso: sul cartellino compare il nome per esteso, il cognome puntato e il numero di matricola. La Riforma Brunetta dice altro. Ma è sempre meglio di niente. ( m.r. )
17/02/2010