Rassegna Stampa

Il Sardegna

Zuncheddu: «Querelo chi scrive» il Pd: politica e mattoni, ora basta

Fonte: Il Sardegna
17 febbraio 2010

Santa Gilla. L'editore de L'Unione Sarda all'Ansa: «Nessuna trattativa privata, la stampa mi denigra»

Ma la delibera di Giunta dice: «Trattare nel più breve tempo possibile». Il caso in Aula

Marco Mostallino marco.mostallino@epolis.sm ¦

L'opposizione in Consiglio regionale illustrerà questa mattina, in una conferenza stampa, la mozione firmata da 27 esponenti di Pd, Idv e Sinistra-Rossomori per impegnare la Giunta a revocare la delibera con la quale dà mandato all'assessore agli Enti locali ad avviare le trattative per acquisire i palazzi della Tepor e di Ienove (in via Santa Gilla) in cambio di un prezzo di 125 milioni di euro. Il documento sarà discusso entro dieci giorni in una seduta straordinaria dell'assemblea.
SULLA VICENDA interviene in prima persona Sergio Zuncheddu. L'immobiliarista nonché editore de L'Unione Sarda, Radiolina e Videolina sceglie l'agenzia Ansa per diffondere un suo comunicato, che così recita: «Le notizie sono false non essendo in corso e non essendoci mai stata alcuna trattativa privata di siffatto genere; il ripetersi di tali infondate e false notizie configura una campagna di stampa - si legge ancora nella nota girata da Zuncheddu all'Ansa - gravemente denigratoria e lesiva delle ragioni e dell’immagine stessa del Gruppo ImmobiliarEuropea, della relativa Azienda e del suo organo amministrativo; in conseguenza, è stato conferito mandato legale per la miglior tutela di ogni ragione e diritto, infondatamente lesi, avanti ogni competente sede di giustizia nei confronti dei soggetti tutti cui è ascrivibile la suddetta campagna denigratoria di stampa», conclude il costruttore editore dell'Unione Sarda. Nella sua nota, Zuncheddu non spiega quali notizie siano a suo avviso «false», né chi le abbia pubblicate e tantomeno spiega quale sia il «siffatto genere » di trattativa. D'altra parte, il nostro quotidiano - che ha rivelato l'esistenza della delibera 56/39 del 29 dicembre scorso - non ha mai scritto che il tutto è già in corso, ma ha riportato la decisione dell'esecutivo di avviare le trattative nel «minor tempo possibile» per acquista-re parte dei palazzi della lottizzazione Santa Gilla. Tutto agli atti, scaricabile dal sito web della Regione, tanto che né il presidente Ugo Cappellacci né i suoi assessori hanno smentito quanto riportato dal nostro quotidiano. Come pubblico è il sito dove gli architetti Valode e Pistre dichiarano che il progetto de “I Fenicotteri” nasce come «centro per i media con annessa sede della Regione Sardegna».
LA VICENDA è diventata oggetto della mozione dell'opposizione (primo firmatario Mario Bruno, capogruppo Pd) dove si chiede «di annullare gli atti assunti con delibera della Giunta n.56/39 del 29 dicembre 2009», si sollecita l'esecutivo «ad elaborare un aggiornato Piano di organizzazione logistica degli uffici regionali sulla base degli standard di legge e attraverso l’esclusivo utilizzo degli immobili di proprietà regionale e si chiede infine «di dare attuazione al su detto Piano attraverso la formulazione di uno o più bandi pubblici dai quali emergano le reali necessità dell’amministrazione in rapporto alla dotazione organica e all’eventuale disegno organizzativo dell’attuale Giunta regionale, gli standard utilizzati e il valore del patrimonio regionale utilizzato o permutato per tale finalità». In queste ore, riporta sempre l'Ansa, c'è anche una nota congiunta del gruppo Pd al Comune e della segreteria cittadina del partito dove si parla dell'esistenza rapporto «malato fra parte dell’imprenditoria (quella più legata al mattone in particolare) e una certa politica, in Sardegna e nella città di Cagliari».¦


L'opposizione

Le contestazioni all'atto ¦
¦ L'accusa che l'opposizione muove alla Giunta e è quella di aver deliberato di acquistare nuovi palazzi senza aver prima svolto una ricognizione del patrimonio immobiliare della Regione e della sua utilizzazione. La decisione è stata presa, accusano Pd, Idv e Sinistra-Rossomori, ripescando una proposta fatta dalle società Ienove e Tepor tra il 2003 e il 2004. La mozione dell'opposizione sottolinea poi che il piano di riorganizzazione degli uffici secondo il sistema dei «dipartimenti», avviato dalla Giunta di Renato Soru nel 2006, è stato cancellato nella delibera stessa con la quale si decidevano le trattative, senza una delibera preliminare sull'amministrazione, i suoi spazi, le sue necessità. Pd, Idv e Sinistra-Rossomori ricordano poi che spendere 15 milioni in questi tempi, senza ricognizione immobiliare, è fuori luogo e aggiungono che se necessità di nuovi edifici vi sarà, si dovrà procedere con il sistema dei «bandi pubblici».