Dopo lo sgombero. Nuovo presidio annunciato dagli immigrati mandati via dall'ex Edem di Giorgino
Domani in piazza anche la Rete antirazzista. Il Comune: in caso di disordini c'è la polizia
Roberto Murgia roberto.murgia@epolis.sm ¦
Per mandare via cento senegalesi dall'ex Edem di Giorgino, la settimana scorsa c'era voluto l'intervento della polizia in tenuta antisommossa. «C'è una sistemazione per tutti», avevano garantito i Servizi sociali. Per domani alle 10 la comunità dell'hotel Senegal ha organizzato un presidio davanti agli uffici del Comune in piazza De Gasperi. «Ci hanno mandato via dall'Ex Edem - c'è scritto in una nota firmata dalla comunità senegalese di Giorgino -hanno detto che si stava male, che l'edificio era pericolante, e che eravamo abusivi pur avendo un contratto. Ma ora stiamo peggio ». Alla manifestazione del 18 ci sarà la Rete antirazzista. «Aspetto di guardarli in faccia - ha fatto sapere l'assessore alle Politiche sociali, Anselmo Piras - sono pronto a riceverli tutti, uno ad uno». Chi? «Solo loro: i senegalesi che abitavano a Giorgino, «ma niente No global, o Rete antirazzista. Gli sgomberati sono regolari cittadini e, come tali, non hanno bisogno di essere rappresentati». Dice che non ammetterà nessun atto di arroganza, Piras: «Spero per loro che non ci sia alcun disordine, perché se dovessero comportarsi in modo poco civile, ci sarà chi interverrà». Quando mercoledì sera lo sgombero era quasi terminato, erano stati i militanti della rete ad opporre la maggiore resistenza all'ordinanza del sindaco. «Quello che vi stanno facendo è illegale, chi non ha casa non si deve muovere da qua», avevano urlato in molti. Nella nota firmata dalla Comunità si parla di «71 residenti con regolare permesso di soggiorno», ma «per meno della metà è stata trovata un’alternativa. Alcuni (cinque) sono alloggiati all’ostello Caritas di viale Sant'Ignazio, soggetti a orari vincolanti d’ingresso, uscita e mensa obbligatoria, altri 15 alloggiano all’hotel Quattro mori, costretti a mangiare in bar e ristoranti, oppure a farsi ospitare da amici». Poi c'è il problema degli altri quaranta che, al momento dello sgombero, si trovavano in Senegal e ancora non sono rientrati: «Quando lo faranno - continua la nota - non troveranno più una casa». «Nessuno rimarrà senza un tetto sopra la testa», ha assicurato ieri Anselmo Piras.
La chiave
Via da Giorgino tra le tensioni ¦
¦ Mercoledì scorso è stato portato a termine lo sgombero, ordinato dal sindaco, dei circa cento senegalesi che alloggiavano da anni nella fabbrica ex Edem di Giorgino.
La lettera aperta di Emanuele Sanna ¦
¦ L'edificio occupato dagli immigrati è di proprietà del Cacip (Consorzio industriale provinciale di Cagliari). Un mese fa il presidente, Emanuele Sanna, aveva chiesto l'aiuto delle autorità per rientrarne in possesso.
Gli inquilini: non ci manca nulla ¦
¦ Nel frattempo gli inquilini erano rimasti fermi nelle loro posizioni: «Non ci manca nulla, abbiamo luce e acqua e paghiamo regolarmente le bollette. Stiamo bene qui e non ce ne vogliamo andare».
Il Comune trova nuovi alloggi ¦
¦ Il Comune, attraverso la Caritas, si è mosso per trovare una sistemazione ai cento di Giorgino. Che hanno trovato ospitalità presso l'ostello di via Sant'Ignazio, l'hotel Quattro mori, e in case sparse tra Quartu, Assemini e Capitana.