Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piano di emergenza contro le alluvioni

Fonte: L'Unione Sarda
16 febbraio 2010

Pirri. I Riformatori fanno il punto. Alcuni abitanti attendono i risarcimenti regionali

Nuovi interventi sulla rete per lo smaltimento delle acque

Dal Comune 4 milioni per 136 nuove caditoie a Barracca Manna e 13 canalette in via Berchet. L'assessore Giagoni fa il punto.
Un piano della Protezione civile per le emergenze e nuovi interventi sulla rete di smaltimento delle acque per combattere il rischio alluvione. Il punto sulla prevenzione degli allagamenti che periodicamente flagellano Pirri, provocando morti (come nel 2006) e distruggendo case e auto, è stato fatto ieri durante un incontro dei Riformatori sardi.
SICUREZZA Il piano di emergenza scatta quando il Comune riceve l'allerta meteo dalla Regione. Si mobilita immediatamente la polizia municipale, e tecnici ed operai della Protezione civile. La prima ha il compito di controllare la viabilità, monitorando le situazioni di pericolo e agevolando il lavoro delle squadre di soccorso. Il personale della Protezione civile, invece, viene dislocato nei punti strategici, provvede a far defluire l'acqua e, eventualmente, aiuta gli abitanti a lasciare casa in sicurezza: quelli più anziani sono stati censiti per essere soccorsi immediatamente e alloggiati nelle varie strutture del Comune. Una centralina elettronica in piazza Italia, inoltre, lancia un allarme alla Protezione civile se il livello dell'acqua aumenta in modo anomalo. «È un problema complesso e difficile», ha ricordato il leader dei Riformatori Massimo Fantola, «non possiamo dimenticare che ci sono tante persone che vivono nel terrore e dobbiamo evitare che le alluvioni si ripetano».
I LAVORI Il Comune ha stanziato tre milioni per riaprire il collettore 70 che versa nel canale di Terramaini, ma anche per ampliare il 47 che si trova in via Italia e connetterlo al 38 per favorire il deflusso, oltre ad aumentare la portata del 47 di via Balilla. «Questi lavori permetteranno di vedere benefici da subito», ha spiegato l'assessore alla Pianificazione dei Servizi Gianni Giagoni. Si parte da questi interventi strategici, ma «il nostro obiettivo», ha aggiunto, «è eseguire quel famoso progetto da 12 milioni commissionato dal Comune al Cinsa per evitare i danni legati a un'eventuale alluvione». Di questi tre milioni, due arrivano dalla Regione, l'altro è stato destinato dal Comune, dopo che il presidente della municipalità Tonio Melis, assieme al Consiglio, aveva chiesto al sindaco Floris di trovare nuove risorse. Quattro milioni, invece, sono stati utilizzati per creare 136 nuove caditoie nel rione di Barracca Manna, 13 canalette, uno scolmatore per impedire il trabocco delle fogne e eseguire la manutenzione dell'impianto di sollevamento di via Berchet, mentre la pulizia del collettore Q di via Dolianova e la riapertura di un ramo strategico del collettore 38 saranno eseguiti nei prossimi mesi.
ABITANTI Molti abitanti fanno sapere di non avere ancora ricevuto dalla Regione i risarcimenti per i beni mobili. Il portavoce del Comitato contro il dissesto idrogeologico di Pirri, Tonio Vincis, ha auspicato l'arrivo di nuove risorse. Polemico invece il rappresentante del Comitato per Pirri, Walter Cabras, che chiede al Comune di realizzare un collettore da via Mara al canale di Terramaini.
NICOLA PERROTTI

16/02/2010