DOMENICA, 14 FEBBRAIO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Legambiente rilancia: su Tuvixeddu puntare alla realizzazione di un grande parco
«La necropoli diventi patrimonio dell’umanità»
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. «Noi non accettiamo la logica: o si lottizza o la zona viene abbandonata al degrado», ha afferma Vincenzo Tiana, responsabile regionale di Legambiente, parlando di Tuvixeddu. «Ora Regione, Comune e Provincia intervengano per realizzare un grande parco».
«Le mani sulla montagna sacra» è il titolo del comuniciato che Legambiente ha diffuso ieri mattina durante la conferenza stampa in cui Tiana e Vittorio Cogliati Dezza (presidente nazionale dell’associazione ambientalista) hanno sottolineato «le speranze per un parco su tutto il colle aperte dalla sentenza del Consiglio di Stato. Questo ha infatti annullato due autorizzazioni edilizie precisando che non erano adeguatamente motivate in termini paesaggistici».
La disputa riguarda l’accordo di programma del 2000 firmato dalla Regione, dal Comune e dalla Coimpresa per la realizzazione di una lottizzazione integrata: parco archeologico e naturalistico nell’area della necropoli e in un’altra parte del colle, e a Tuvumannu, la realizzazione di circa quattrocento appartamenti, più uffici universitari e comunali. Legambiente, sin dagli anni Novanta del secolo scorso, «da quando - ha ricordato Tiana - il progetto della Coimpresa non era di 270mila metri cubi ma di più del doppio, si è battuta contro la lottizzzione: per un parco su tutto il colle».
Cogliati Dezza ha ribadito che la vicenda-Tuvixeddu «riguarda non solo Cagliari e la Sardegna, ma il mondo intero: la necropoli punico romana più grande del Mediterraneo è un bene di tutti». Per questo motivo «Legambiente ha chiesto un incontro con Sandro Bondi, ministro dei Beni culturali. Vogliamo farci promotori della realizzazione di un grande parco anche in considerazione delle leggi regionali e nazionali sul paesaggio». In questo quadro Cogliati Dezza ha informato che l’associzione «si farà promotrice di un movimento dal basso per far sì che la collina di Tuvixeddu divenga, tramite l’Unesco, patrimonio dell’umanità». Procedura, ha aggiunto Tiana, «che la passata legislatura regionale aveva iniziato, ma che l’attuale non ha continuato».
Legambiente, forte dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato ha anche sottolineato che a Cagliari possono arrivare nuovi finanziamenti. In particolare, è stato ricordato, il ministero ha «inserito il progrmama della Rotta dei Fenici fra i grandi attrattori nazionali». Per questo il gruppo ambientalista, «si farà promotore della «realizzazione di un grande parco che possa fruire delle risorse economiche previste in questo settore».
Certo «c’è l’accordo di programma che risale al 2000 - ha aggiunto Tiana - ma nel frattempo ci sono stati il Codice Urbani e il piano paesaggistico della Regione (ppr)». Da qui la richiesta di incontro col governatore della Sardegna Ugo Cappellacci e con gli assessori competenti su Tuvixeddu, e di una audizione con la commissione Urbanistica. Il tutto per una seria indagine sull’applicazione della normativa di tutela del paesaggio.
In programma, ha informato Tiana, c’è anche un convegno (il 27 febbraio a Cagliari in collaborazione con la Provincia) «in cui faremo il punto sulla situazione per verificare come, nel concreto, arrivare a fare il grande parco su tutto il colle». Luciano Uras (Rifondazione, consigliere regionale capo gruppo della Sinistra) ha annunciato che proporrà una legge specifica per Tuvixeddu: «Solo in questo modo si potranno superare le difficoltà. La questione non può più essere governata con gli strumenti ordinari: occorre un intervento specifico che difenda il patrimonio di Tuvixeddu. Le ipotesi sono diverse: si potrebbe anche arrivare all’esproprio con un risarcimento per i diritti del privato».