San Benedetto. Fra i contrari il direttore Giovanni Musu: meglio ridurre il personale che sta negli uffici
Clienti e commercianti favorevoli: un valido deterrente contro la criminalità
Cagliaritani divisi sull'impiego dell'esercito in città. Ieri mattina al mercato di San Benedetto il tema della sicurezza ha animato la discussione tra tra commercianti e clienti.
«Ben venga l'esercito - dice Carmelo Monni, 52 anni, venditore di formaggi - perché la sicurezza viene prima di tutto». Dello stesso parere Ettore Aru, 47 anni, barista. «In giro c'è troppa delinquenza e la presenza dei soldati è sicuramente una soluzione auspicabile. Visti i tempi che corrono, non mi sembra affatto un'esagerazione». D'accordo anche Salvatore Soddu, 42 anni, pescivendolo. «Più controllo c'è meglio è - sostiene -. Poliziotti e carabinieri hanno bisogno di aiuto perché sono in pochi e non ce la fanno». Netta la posizione di Gina Marcia, 67 anni, panettiera. «Inviare l'esercito è un'ottima idea - dice convinta - con la delinquenza che c'è, solo i soldati possono fare qualcosa». Le fa eco Lucia Pianta, 60 anni. «Anch'io sono favorevole: in città gli scippi sono all'ordine del giorno - si sfoga - e abbiamo paura di uscire di casa. Vogliamo sentirci protetti e tutelati e ritengo che l'esercito sia perfettamente in grado di assolvere questo compito».
Perplessa invece Anna Ferrulli, 39 anni di Villasor. «In una città come Cagliari - premette - l'impiego dei soldati può anche essere sensato, ma nei piccoli centri come quello in cui vivo io non ce n'è bisogno». Non ha dubbi Sergio Scano, 65 anni, impiegato. «Era ora che si decidessero; l'esercito è fondamentale perché c'è troppa delinquenza. I soldati devono uscire dalle caserme e rendersi utili per la città». Per Efisio Vacca, 58 anni, macellaio, l'esercito è una soluzione perfetta.
«Sì ai soldati a Cagliari - dice sorridendo - così la gente potrà riprendere a uscire senza paura. Ricordo che un tempo in via Roma si passeggiava fino a mezzanotte, mentre oggi già alle 21 non c'è anima viva perché sotto i portici non c'è alcun controllo». «Le carenze di organico di polizia e carabinieri sono evidenti - commenta Maurizio Artagnac, 55 anni - con i soldati la città sarà finalmente sicura. L'esercito sarà un efficace deterrente, ci saranno meno scippi e meno rapine». Tra i contrari c'è il direttore del mercato Giovanni Musu. «Ognuno deve fare il suo mestiere - sostiene -. I soldati devono fare i soldati. Garantire la sicurezza in città è compito di polizia e carabinieri. Personalmente non gradirei vedere in giro l'esercito. Bisognerebbe invece assumere altri vigili e ridurre il personale che sta in ufficio per aumentare quello che va in strada di pattuglia». Contrario anche Chicco Serra, 64 anni, commerciante di carne. «Non siamo mica a Kabul, l'esercito in città è un'esagerazione. E tra l'altro i soldati sono addestrati per fare altre cose». A pensarla così anche Antonio Festino, 24 anni. «Che c'entrano i soldati? Non mi risulta che siamo in guerra. Nella mia città preferirei vedere chi ha una preparazione specifica per garantire l'ordine pubblico, poliziotti e carabinieri».
PAOLO LOCHE
17/06/2008