Il seminario
Il 13,5 per cento degli studenti sardi delle scuole medie e superiori è stato vittima di cyberbullismo. «Il fenomeno - ha detto il questore di Cagliari, Salvatore Mulas, nel corso del seminario per la Giornata europea per la sicurezza in rete - è monitorato dalle forze dell’ordine, in particolare dalla Polizia postale. Ma l’impegno delle forze di polizia non può sostituire la famiglia o la scuola». Insomma, aumenta il numero di aggressioni via sms, mms, email, chat rooms. Secondo Roberto Manca, ispettore capo della Polizia postale e delle comunicazioni, «il fenomeno non deve essere sottovalutato. I social network aiutano le relazioni sociali ma sono anche un vettore di bullismo. Si va dalla denigrazione di persone, alla pubblicazione non autorizzata di foto, persino alla sostituzione di profili. Il cyberbullo sfrutta la possibilità dell'anonimato». Sempre Manca fa sapere che sono 13 gli episodi di cyberbullismo denunciati nel 2009. «Ma abbiamo avuto a che fare anche con due casi di pedopornografia». ¦