MERCOLEDÌ, 10 FEBBRAIO 2010
Pagina 41 - Cultura e Spettacoli
I lavori di Cada Die e Tam. Domani alle Saline è di scena l’Akroama
ENRICO PAU
CAGLIARI. Teatro pieno, bambini urlanti, genitori sorridenti e rilassati, buio, luce sul palco, stupore. Il rito del teatro per ragazzi, per bambini, si ripete ogni domenica alla Ex Vetreria di Pirri, dove mancano solo due spettacoli alla fine della rassegna «Capitani coraggiosi» organizzata dai Cada Die. Nelle ultime due puntate di questa rassegna, che ormai è un appuntamento fisso della stagione teatrale del gruppo cagliaritano, sono passati sulla scena due spettacoli diversi ma con molte singolari affinità. «Lucio l’Asino» degli stessi Cada Die e «Anima Blu» del Tam teatromusica di Padova. Il primo spettacolo è una rilettura personalissima di Silvestro Ziccardi del Pinocchio di Collodi, e soprattutto della parte del romanzo, il più tradotto nel mondo, della metamorfosi asinina che colpisce Pinocchio e Lucignolo. Il testo di Ziccardi accentua l’elemento circense che è già presente nel testo collodiano e nelle mani di Mauro Mou, regista della breve messinscena, e anch’egli in scena nella parte di Lucio, o se si preferisce Lucignolo, diventa un ironico e musicale gioco di acrobazie fisiche e verbali.
Ad accompagnare in scena i due attori, e artefici dello spettacolo, una piccola orchestrina dal poetico nome di Banda Bestiale con Francesco Dessì, Luigi Secchi, e Piero Serusi, muscisti e complici, anch’essi in scena, con la loro musica dagli accenti kletzmer che ben si adattano a tutto il tono di uno spettacolo che deve ancora crescere, ma che sicuramente si arricchisce - come capita sempre agli spettacoli dalla natura circense e clownistica - nell’incontro con il pubblico.
«Anima Blu» del Tam di Padova è uno spettacolo pluripremiato che traduce nella forma scenica l’universo immaginifico e coloristico di una grande pittore come Marc Chagall, straconosciuto, forse un po’ inflazionato, ma certamente inventore di uno stile, per quanto riconoscibilissimo, assai originale. Flavia Bussoloto, anche autrice con Michele Sambin, anche regista, e Marco Tizianel prendono per mano i ragazzini in un gioco molto raffinato, forse anche troppo per i gusti a volte più semplici dei ragazzini, e creano un gioco teatrale caleidoscopico che si fonda sulla fusione di immagini in movimento, tratte dai dipinti di Chagall, e dei corpi dei due attori in scena che entrano nelle visioni pittoriche conquistandosi uno spazio che è insieme poetico e musicale.
Il rapporto tra l’artista e la sua opera è al centro di uno spettacolo dell’Akroama carico di sfumature noir, domani e venerdì al teatro delle Saline (ore 21) nell’ambito della Stagione del teatro contemporaneo. Si tratta di «La Creatura» ideato e diretto da Lelio Lecis, ispirato al testo di Ibsen «Quando noi morti ci destiamo». Sulla scena Simeone Latini, Rosalba Piras, Rosario Morra, Tiziano Polese, Lea Karen Gramsdorff.