La protesta. A due giorni dalla sentenza sul futuro della spiaggia il coro è unanime: «Nessuno tocchi i baretti»
«Sono un patrimonio della città. Vanno arricchiti con aree sportive e nuovis pazi per il relax»
Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm ¦
«Salvate i baretti del Poetto ». Arriva forte e chiaro alle istituzioni, l'urlo dei cagliaritani. A due giorni alla conferenza di servizi che dovrà rispondere sul futuro della spiaggia, gli amanti della passeggiata al Poetto, chiedono garanzie sul futuro dei baretti, nel timore di veder svanire una delle oasi preferite del tempo libero cagliaritano.
L'APPUNTAMENTO decisivo è per mercoledì. Quando la conferenza di servizi dovrà esaminare il piano presentato dai titolari dei chioschetti: autorizzazioni per demolizione e ricostruzione immediata. In caso di risposta negativa l'estate al Poetto trascorrerà senza baretti. «Secondo me farebbero bene a ricostruirli», spiega Matteo Atzori, studente, «magari migliorandoli con attrezzature per l'accoglienza, come spazi per il relax e le attività sportive. Ma sono un patrimonio della città e devono restare». «Il problema è che il Comune in tutti questi anni non ha controllato », accusano Franca Pala e Lucia Serra, «ora vanno regolarizzati. Intanto facciano il nuovo lungomare e speriamo che dopo le demolizioni non si mettano in testa di cementificare anche la spiaggia. Con tutto quello che si vede in questa città... ». Ai baretti nessuno intende rinunciare. «Eliminarli definitivamente sarebbe controproducente », commentano Pietro Zucca e Monica Angioni, anche loro a passeggio, «soprattutto d'estate ti danno la possibilità di uscire la notte, senza spendere tanto».
E MENTRE i cittadini protestano, i diretti interessati aspettano l'esito della conferenza di servizi: ne va del loro futuro lavorativo. Tra i gestori dei chioschetti, anche dopo l'approva-zione della fase preliminare del Pul (piano di utilizzo del litorale) c'è ancora preoccupazione. «Tutte le ombra non sono state sgomberate», ammette Sergio Mascia della coop Poetto ser vices, «e non sappiamo quante chances di successo abbiamo. Abbiamo apprezzato l'impegno di maggioranza dell'opposizione che ha consentito l'approvazione del Pul dopo 23 anni. Adesso aspettiamo di conoscere l'esito della conferenza di mercoledì. Quando capiremo se arriverà l'autorizzazione edilizia e se il nulla osta paesaggistico, verrà dato in tem-pi». La palla è in mano ai tecnici: a loro la decisione finale. «Penso che gli uffici siano in grado di rilasciare le autorizzazioni edilizie», spiega Alessandro Murgia, dell'Emerson, «e questo a prescindere dell'approvazione dell'approvazione del primo step del Pul. Oggi in Sardegna non c'è nessun Pul e tutte le strutture precarie (i chioschetti, ndr) vengono tirate su sulla base dei regolamenti edilizi o semplicemente esaminando i vincoli imposti dal Ppr (piano paesaggistico regionale) sulle zone H».
INSOMMA secondo Murgia gli uffici tecnici del Comune sono tenuti a rilasciare le autorizzazioni edilizie sulle base di un regolamento (varato dalla giunta Delogu nel 1999) già approvato dal'ufficio tutela del paesaggio. Le concessioni invece (in attesa dell'approvazione definitiva in Parlamento del decreto “milleproroghe” che rinnoverà le attuali concessioni marittime fino al 31 dicembre 2015) sono già state prorogate dalla Regione fino al 31 dicembre 2011. Tuttavia il Governo ha già annunciato nuove regole per le aree demaniali. Possibile dunque che il Pul, pronto all'approvazione possa essere integrato nelle fasi successive. «Ci aspettiamo, il sì della conferenza», conclude Murgia, «a questo punto non dovrebbe esserci nessun ostacolo». ¦
Le tappe della vicenda
Il Pul della giunta nasce nel 2009 ¦
¦ Il 29 gennaio 2009 la giunta comunale vara il Pul. Il piano però tarda ad arrivare in consiglio: la commissione Urbanistica lo ritiene troppo restrittivo.
La Sorveglianza «Buttateli giù» ¦
¦ Il 7 novembre del 2009 il servizio Sorveglianza edilizia del Comune emette l'ordinanza di demolizione per 18 chioschetti su 20 della spiaggia.
Ecco il progetto per i nuovi chioschi ¦
¦ Il 30 dicembre 2009 i titolari dei chioschetti presentano il piano: chiedono la proroga della concessione, la nuova area per il chiosco e la facoltà di demolire e ricostruire.
Il consiglio dice sì al piano del litorale ¦
¦ Per agevolare il rilascio delle autorizzazioni edilizie degli uffici tecnici, il Comune vota un ordine del giorno, e giovedì scorso, la fase preliminare del Pul.
Il Comune ha fatto di tutto per salvarli ? Gli uffici possono rilasciare le autorizzazioni per la ricostruzione?
Paolo Carta ASSESSORE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Abbiamo fatto il possibile per salvare quello che per i cittadini è “un servizio”. Gli uffici possono rilasciare le autorizzazioni edilizie, compatibili con la zona H del Puc.
M. Tavolacci PRES. COMMISSIONE URBANISTICA
Il Comune ha agito un po' in ritardo, serviva più velocità. Il consiglio ha espresso la volontà dei cagliaritani e ora spetta ai dirigenti trovare la soluzione tecnica più idonea.
Sergio Mascia PRES, COOP POETTO SERVICES
Maggioranza e opposizione hanno agito con senso di responsabilità. Ma non tutte le ombre sono state sgomberate. Non sappiamo quante chances di successo abbiamo.