LUNEDÌ, 08 FEBBRAIO 2010
Pagina 19 - Cronaca
I consiglieri dell’opposizione chiedono che Cellino risolva prima di tutto il contenzioso con l’amministrazione
CAGLIARI. «Si parla del nuovo stadio e del coinvolgimento del Cagliari calcio, ma quest’ultimo ha un contenzioso col Comune», affermano in una interrogazione i consiglieri del Pd Ninni Depau e Lorenzo Cozzolino. Con una sentenza del tribunale civile la società dei rossoblu è stata condannata a versare al Comune un importo di 880.000 euro. Poi vi sono altre partite aperte. Da qui la domanda al sindaco da parte dei consiglieri, se sia lecito aprire trattative per il nuovo stadio col Cagliari calcio prima di risolvere i contenziosi.
Un versamento dovuto «per canoni non pagati e relativi alla concessione dello stadio Sant’Elia». L’importo riguarda il periodo che va dal 1970 sino all’anno 1994. Inoltre «il Cagliari calcio - continuano i due consiglieri - è debitore nei confronti del Comune di un’ulteriore somma pari ad euro 335.495 euro per il mancato pagamento dei canoni mensili dovuti dal 1996 all’ottobre 2007». Ed ancora, «a tale importo dovrà essere aggiunto quello dovuto per i canoni non pagati alla data odierna, al netto di eventuali pagamenti che nel frattempo fossero stati effettuati».
A tutto questo si aggiunge il fatto che sono numerose le sollecitazioni del Comune verso il Cagliari-calcio in cui si intima che, in caso di mancato pagamento di quanto dovuto, si procederà alla riscossione coattiva del credito» e alla «decadenza della convenzione in caso di mancato versamento di quanto dovuto».
Da queste premesse Depau e Cozzolino chiedono al sindaco Emilio Floris «per quali motivi i crediti vantati nei confronti del Cagliari calcio e maturati successivamente al 2002 non siano stati inseriti fra i residui attivi» e se non ritenga «che ciò metta in discussione la trasparenza e la leggibilità del bilancio comunale». Un fatto che dimostra «gravissime carenze nelle attività di coordinamento generale, di impulso e di controllo dell’operatività amministrativa comunale». Fatti che avvengono in un quadro di avvicendamenti continui dei funzionari dirigenti comunali del settore, che potrebbe mettere «seriamente a rischio l’operatività e l’autonomia di un servizio fondamentale come quello per lo sport e il turismo». Infine la domanda centrale: il sindaco non ritiene «preliminare a qualunque confronto fra l’amministrazione ed il Cagliari calcio sul nuovo stadio, il pagamento dei debiti maturati?». (r.p.)