Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ippodromo e ospedale militare da valorizzare

Fonte: L'Unione Sarda
8 febbraio 2010

Comune. Due distinte visite delle commissioni consiliari Sport e Urbanistica



Due distinte visite in due realtà diverse tra loro ma comunque ritenute centrali nello sviluppo futuro della città. Così, nei giorni scorsi, le commissioni consiliari Sport e Cultura hanno effettuato un sopralluogo all'ippodromo di viale Poetto e all'ospedale militare di Stampace. L'intento, che secondo i presidenti Stefano Schirru e Massimiliano Tavolacci è stato raggiunto, era quello di verificare le condizioni delle due strutture per proporre poi al Consiglio dei nuovi piani per il futuro.
IPPODROMO «Abbiamo trovato delle condizioni nettamente migliori rispetto a quelle di qualche mese fa - racconta Schirru - non ci sono più le macerie che erano abbandonate in un angolo dell'area, con vista sul viale Poetto. C'è una situazione che ci pare più accettabile». I commissari dello Sport riconducono i miglioramenti al lavoro effettuato dal nuovo Consiglio di amministrazione, nominato qualche mese fa dal sindaco Emilio Floris e presieduto da Mauro Ballero: «C'è la necessità di superare gli ostacoli che stanno ritardando il decollo di una struttura che può essere importante per lo sviluppo economico della città - conclude Schirru - ci auguriamo che il concorso ippico in programma per il prossimo mese di marzo possa costituire un buon trampolino di lancio».
OSPEDALE MILITARE È di giovedì scorso la visita della commissione Urbanistica all'ospedale militare: «Si tratta di una struttura che è stata ormai quasi completamente liberata dall'Esercito, che utilizza solo il piano terra - racconta il presidente Massimiliano Tavolacci - abbiamo visitato tutti i locali e ne abbiamo ricavato l'impressione che questa struttura possa rappresentare un elemento centrale nella localizzazione di un percorso naturalistico, storico e ambientale di quella zona della città. C'è la possibilità di inserirla in un circuito con l'orto botanico e l'orto dei Cappuccini».

06/02/2010