Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Giorgino e campo nomadi, sì al dialogo

Fonte: L'Unione Sarda
8 febbraio 2010

Ieri riunione del Comitato per l'ordine pubblico. Il prefetto: «Soluzioni senza fratture»

Via allo sgombero dei senegalesi, saranno ospiti della Caritas

Durante il comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico si è parlato anche di ambulanti abusivi e regolari: «Coniugare diritti e doveri».
Sul tema della sicurezza e dell'ordine pubblico il prefetto Balsamo ha ribadito di avere le idee chiare: no al degrado e sì al dialogo, aiuto a chi vive in precarie condizioni igienico-sanitarie ma fermo richiamo al rispetto delle regole di convivenza civile. Oltre a un impegno per rendere più vivibile il centro cittadino, pretendendo che diritti e doveri degli ambulanti (italiani o stranieri che siano) vadano di pari passo con il rispetto dei cittadini.
Così, alla fine del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico (presenti i rappresentanti di Comune e Provincia, oltre ai vertici di Carabinieri, Polizia, Guardia di finanza e forze armate) il prefetto Giovanni Balsamo ha tracciato un positivo bilancio delle emergenze affrontate dopo il suo insediamento: «Riscontro un clima di collaborazione fra tutte le istituzioni chiamate a dare un contributo per affrontare situazioni delicate, che rischiano di trascendere se non affrontate con serietà».
GIORGINO Il riferimento è alla situazione di degrado che si vive nello stabile occupato da una settantina di cittadini senegalesi (quelli registrati regolarmente, anche se c'è chi parla di un centinaio di presenze) e del campo di sosta per nomadi sulla 554. Due situazioni al limite della tolleranza dal punto di vista igienico-sanitario, con decine di uomini e donne che vivono in una situazione di promiscuità, spesso in mezzo ai topi e senz'acqua corrente ed energia elettrica. «Con il dialogo e il coinvolgimento del volontariato stiamo per risolvere l'emergenza - ha assicurato il prefetto - i 42 cittadini africani che oggi vivono in situazioni precarie (gli altri 30 sono temporaneamente tornati in Senegal) presto si trasferiranno in appartamenti che sono stati messi a disposizione dalla Caritas diocesana. Credo che questo modo di operare, in sinergia tra amministrazioni, forze dell'ordine e mondo della solidarietà, sia un modello anche per il futuro. Abbiamo dimostrato che si possono ben conciliare i concetti di rispetto della legalità e accoglienza». Nei prossimi giorni a firmare l'ordinanza di sgombero sarà il sindaco Emilio Floris («con il prefetto Balsamo c'è una piena unità d'intenti») e, secondo quanto assicurato dai Servizi sociali e dai mediatori culturali che tengono i contatti con la comunità di Giorgino, tutto dovrebbe avvenire in un clima di collaborazione.
CAMPO NOMADI Per quel che riguarda il campo nomadi, entro pochi giorni il sindaco firmerà l'ordinanza per avviare i lavori di bonifica e sistemazione dei sottoservizi, mentre la Provincia si occuperà della derattizzazione: «Credo che il passaggio decisivo sia stato anzitutto quello legato all'allontanamento di alcuni nuclei familiari che tendevano a destabilizzare l'ambiente. Da qualche giorno il dialogo è ripreso e credo che Comune e Provincia potranno lavorare in un ambiente più sereno». A questo proposito dal sindaco Floris è arrivato un forte richiamo, condiviso da Balsamo, da far arrivare alle famiglie ospiti del campo attrezzato: «Le istituzioni pubbliche si stanno sobbarcando un nuovo investimento di diverse centinaia di migliaia di euro. Chi ne beneficerà deve capire che questi sono sforzi che vanno apprezzati e rispettati». In soldoni: i nomadi dovranno fare attenzione a non distruggere nuovamente gli impianti elettrico, fognario e idrico. Perché questa potrebbe essere l'ultima volta che il Comune interviene per realizzarli.
AMBULANTI Nel corso della riunione si è parlato anche del fenomeno dell'ambulantato abusivo e regolare: «Sono tanti i cittadini che segnalano marciapiedi totalmente occupati ed eccessiva insistenza da parte dei venditori, anche nelle zone riservate a parcheggio - ha concluso il prefetto - l'impegno è quello di contrastare anzitutto il fenomeno dell'abusivismo, aprendo invece un dialogo costruttivo con i “regolari”. Devono capire che l'esercizio dei diritti legati alle loro licenze deve coniugarsi al rispetto nei confronti del resto della comunità».
ANTHONY MURONI

06/02/2010